Il consigliere Rai, sulle pagine de “Il Giornale”, affronta il tema del rinnovo della concessione alla tv di Stato. E poi un'analisi dei dati Nielsen del gennaio 2016.
La filiale francese della Qatar Investment Authortty perde 250 milioni l'anno e il fondo sovrano decide di non sostenerne più lo sviluppo. E poi nel 2015 la raccolta è stata di 6,27 miliardi (-0,5%).
Diritti tv: in pay tutte le partite, in chiaro le principali 27 e le sintesi delle altre 24. E poi Mtv cambia nome e parte con la nuova programmazione.
Per la 66esima edizione del Festival prevista una raccolta pubblicitaria netta di 21 milioni, a fronte di 16 milioni di costi. E poi le ambizioni del gruppo americano.
Crescono gli investimenti pubblicitari secondo i dati Nielsen, anche se i dati di Google, Facebook e Twitter non sono diffusi. E poi la redazione ancora “al lavoro”, affitto fino al 2017. 11,8 milioni non bastano: l'Expo è finita, ma la Rai spreca ancora un po' fa.
La Corte Costituzionale dichiara inammissibile l'incostituzionalità di limiti diversi tra le tv in chiaro e le pay tv. Lo showman accusa l’informazione di aver snobbato l’emergenza idrica nella città siciliana.
La divisione degli introiti continua a penalizzare gli altri mezzi di comunicazione, a partire dalla carta stampata. In pochi anni Sky supera la metà degli spot, Mediaset si conferma.