Pubblicato il 02/02/2023, 17:45 | Scritto da Hannibal
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Ascolti radio: tutte le emittenti chiedono l’elemosina

Ascolti radio: tutte le emittenti chiedono l’elemosina
Le indagini di ascolto della radiofonia vengono ancora fatte con sondaggio telefonico, questo perché gli editori più forti non vogliono adottare metodi moderni. Ma ora, con la gente che non risponde più ai call center, il giochino gli si è ritorto contro

Cambiate le indagini Radio!

Le indagini sull’ascolto radiofonico vengono fatte per telefono. C’è un call center che chiama a casa la gente e fa un’intervista di circa 45 minuti per definire quali sono le radio più ascoltate. E un metodo obsoleto che si basa esclusivamente sulla memoria dell’ascoltatore e quindi sulla notorietà della radio. La domanda che gli intervistatori telefonici fanno è: «Si ricorda se ieri ha ascoltato la radio? E tra queste emittenti (elenco infinto delle radio) si ricorda quale ha ascoltato? E si ricorda che ore erano» e via dicendo. Tanto per dire, oggi ci sono tecnologie che permettono di censire l’ascolto radiofonico attraverso il proprio smartphone, ma è evidente che alcuni editori non vogliono perdere la propria rendita di posizione e quindi da anni si oppongono alla creazione di un’indagine moderna. In barba anche ad Agcom e Upa.

Con la nascita del Registro delle Opposizioni, dove chiunque può pretendere che il proprio numero di telefono venga eliminato dagli elenchi pubblicitari e in un momento in cui il telemarketing è al massimo della sua invasività, la gente ha smesso di rispondere a telefonate provenienti da numeri sconosciuti. Ed è così che l’ultima indagine radiofonica è stata un vero terremoto, scontentando quasi tutti. Davanti al definitivo fallimento dell’indagine telefonica chiunque avrebbe scelto di percorrere strade alternative, ma gli editori italiani (non proprio degli illuminati) hanno invece deciso di riempire i propri palinsesti di annunci bizzarri: «Per favore, rispondete alle telefonate sconosciute, perché potrebbe essere l’indagine telefonica». Fateci caso: ogni programma della radiofonia italiana in questi giorni fa appelli da elemosina di questo tenore. Nessuno escluso, anche i big del microfono.

L’appello che facciamo noi, invece, è quello di non rispondere, per obbligarli a dare vita a un’indagine seria e soprattutto certificata da un ente JIC. Come accade in televisione con Auditel. Altrimenti, come spesso accade in Italia, vale davvero tutto.

 

Hannibal

 

(Nell’immagine i loghi delle top radio italiane)