Su Netflix dieci episodi, 456 giocatori da tutto il mondo e un premio da un milione di dollari per chi primeggerà nei giochi ispirati alla serie. Su Prime Video diverse coppie si sfideranno per vincere un altro premio da un milione di dollari attraverso prove di intelligenza e resistenza svolte in molti dei luoghi del mondo che sono apparsi nei film di James Bond.

Nonostante l’ondata di vendite sui mercati asiatici, è bastato annunciare la seconda serie per far salire del 30% le azioni di Bucket Studio (la società detiene una partecipazione nell'agenzia che rappresenta l'attore protagonista). L’anticipazione sul “Financial Times”.

La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: «C’è una formidabile sintonia del racconto con lo spirito dei tempi. L'autentico snodo sta nel fatto che il gioco è frutto di una scelta collettiva dei giocatori. Mentre nello schema classico il giocatore debole o è ignaro della posta in gioco o è forzato a giocare, nel Gioco del Calamaro le regole sono chiare e condivise”. Scrive l’ex magistrato, e ora scrittore, Giancarlo De Cataldo, che spiega i punti di contatto con “La casa di carta” e “Breaking Bad”.

Questa settimana SpoilerMan ha visto due serie tv per voi, una italiana su Netflix e una made in Usa su Apple Tv+. Poi svela alcune novità incredibili sulla serie cult coreana e su “La casa di carta”.

La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: “Squid Game” è la serie più vista su Netflix, ma non la più cara. Tra le italiane svetta “The Young Pope” di Paolo Sorrentino. Ma la più cara in assoluto è…

Il nostro SpoilerMan ha notizie sulla serie coreana, diventata questa settimana la più vista di sempre su Netflix. E poi risponde alle vostre domande: da “La casa di carta” a “Stranger things”.

La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il critico tv del “Corriere della sera” recensisce la serie tv cult di Netflix e spiega perché tutti la amano.

La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: 9 anni fa, sul web, il tormentone “Gangnam Style”. Due anni fa, al cinema, il capolavoro (quattro Oscar) “Parasite”. Ora (in Tv, su Netflix) la fiction che ha stordito il mondo. La K-Pop dilaga, ma il divario sociale ricchi-poveri che racconta è una ferita aperta nel Paese.