Jean-Luc Chetrit, direttore generale dell'Union des marques (UDM), che conta 240 soci, tra cui 41 dei primi 100 investitori pubblicitari in Francia, dice che le piattaforme streaming non posso più sbandierare ascolti autodichiarati, ma vanno monitorate da un soggetto indipendente. Come già avviene nel Regno Unito.

Il gigante dell’e-commerce usa le esclusive di Prime Video per aumentare il numero degli abbonati e spingerli agli acquisti con iniziative come Prime Day, che quest’anno avrà un bis in ottobre. Perché la combinazione di aumento dell'inflazione e ritorno alla spesa di persona ha danneggiato la domanda.

La serie che, come i film della saga di Peter Jackson, nasce dai libri di J.R.R. Tolkien, è stata vittima di review bombing e il servizio di streaming di Amazon corre ai ripari per evitare che questa pratica possa rovinare la reputazione del proprio prodotto.

Ieri il servizio di streaming di proprietà di Amazon ha presentato le novità per la stagione che verrà durante il Prime Video Presents 2022. Lol avrà una terza stagione, tornano anche Dinner Club e Celebrity Hunted. I Me Contro Te avranno una propria serie Tv e, oltre al confermatissimo Sandro Piccinini ci saranno anche Lavezzi, Nesta e Oddo a commentare le partite di Champions League.

L'usanza, sempre più diffusa, di condividere lo stesso account con persone che non abitano sotto lo stesso tetto potrebbe avere i giorni contati. Netflix sta già testando un metodo "anti condivisione" in Perù, Costa Rica e Cile e gli altri servizi di streaming la seguirebbero a ruota, qualora avesse successo.

Nell'eterna lotta fra la tv "tradizionale" e i colossi dello streaming non sono solo questi ultimi a trarre vantaggio, "rubando" la pubblicità o i grandi eventi sportivi in diretta, anche i canali Tv sbarcando online, ognuno con una propria app e un servizio di VoD. O, almeno, è quello che sta succedendo in Francia.

Disney+, Amazon, Netflix e Showtime producono nell’isola le nuove serie che vedremo fra qualche mese. Da Paolo Sorrentino a Ficarra e Picone, da Paolo Genovese a Luigi Lo Cascio, ecco tutti gli italiani ingaggiati dalle piattaforme globali. Così sulla Bibbia di Hollywood, “Variety”.