Pubblicato il 13/05/2022, 14:35 | Scritto da La Redazione

È la Sicilia la Hollywood dello streaming

Sintonizzati sui progetti premium

Variety, pagina 108, di Nick Vivarelli.

Disney, Amazon, Netflix e Showtime hanno tutti serie televisive di diverso tipo girate di recente o che verranno girate in Sicilia. Come uno dei suoi primi progetti originali italiani, Disney+ ha commissionato una serie televisiva, ancora senza titolo, sulla famiglia siciliana dei Florio, che nel XIX secolo costruì un impero economico sull’isola e divenne nota come i principi mercanti d’Europa. È in corso il casting per questa serie epica di alto livello, che sarà diretta dall’italiano Paolo Genovese (Perfetti sconosciuti) e prodotta dalla Lotus Prods di Roma, un’unità del Leone Film Group.

La trama siciliana, le cui riprese dovrebbero iniziare a luglio, è basata sul bestseller locale I leoni di Sicilia, di Stefania Auci, tradotto in diverse lingue. Le telecamere hanno girato a ottobre a Palermo, il capoluogo siciliano, per la dark comedy mafiosa di Amazon Studios The Bad Guy, prodotta da Indigo Film, l’azienda dietro il premio Oscar Paolo Sorrentino, La grande bellezza. La serie ruota attorno a un pubblico ministero siciliano di nome Nino Scotellaro, interpretato dall’attore siciliano Luigi Lo Cascio, che ha dedicato tutta la sua vita a combattere Cosa Nostra e si ritrova accusato e condannato di essere egli stesso un mafioso. Mette quindi in atto un machiavellico piano di vendetta, diventando il “cattivo”.

Tutti in Sicilia

Netflix è stata di recente a Palermo anche per il suo film originale italiano Incastrati, interpretato dal duo comico siciliano Ficarra e Picone. La serie è uscita a gennaio ed è già stata rinnovato. Nello stesso periodo, il regista italiano Roberto Andò era a Palermo per girare una miniserie per l’emittente Rai su Letizia Battaglia, la fotografa scomparsa e famosa in tutto il mondo che ha documentato con coraggio le brutali guerre di mafia degli anni Ottanta e Novanta.

Showtime ed Endemol Shine dovrebbero arrivare presto a Palermo per la serie Ripley di Steven Zaillian, basata sui romanzi di Patricia Highsmith. Lo show di alto livello, interpretato da Andrew Scott e Dakota Fanning, è stato girato quasi interamente in Italia, utilizzando diverse altre location italiane e una troupe quasi interamente nazionale.

Vantaggi fiscali

Sebbene nessuna di queste produzioni stia attingendo ai circa 3,5 milioni di euro (3,7 milioni di dollari) di piccoli ma significativi incentivi siciliani che l’anno scorso hanno sostenuto altri 45 progetti girati in Sicilia, esse hanno beneficiato dello sconto fiscale italiano, che durante la pandemia è stato aumentato dal 30% al 40% fino al 75% delle spese di produzione sostenute in Italia.

Questo sconto consente ai produttori di recuperare denaro durante la produzione, mese per mese, e di ridurre i costi man mano che procedono. Il responsabile della Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino, sottolinea che, oltre agli incentivi, la commissione fornisce supporto logistico e un grande aiuto nel disbrigo delle pratiche burocratiche, soprattutto nelle città più grandi come Palermo, Catania e Messina.
(Continua su Variety)

 

(Nella foto Paolo Sorrentino)