Pubblicato il 18/05/2021, 11:35 | Scritto da La Redazione

Warner e Discovery contro Disney e Netflix

Warner e Discovery contro Disney e Netflix
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: nasce una nuova piattaforma globale che potrà contare sugli studi cinematografici e televisivi della Warner Bros, il network della Hbo con il suo servizio streaming Hbo Max, la famosa tv via cavo di informazione Cnn, e gli 80 diversi marchi con cui Discovery segue gli eventi sportivi, i programmi sulla natura e i servizi per la casa in 200 Paesi.

Warner più Discovery una maxi fusione per battere Netflix

La Repubblica, pagina 21, di Giovanni Pons.

Una nuova mega operazione travolge il mondo dei media mondiali, la fusione tra Warner Media e Discovery. L’aggregazione dei due colossi porterà alla creazione della seconda media company mondiale in termini di fatturato, 41 miliardi contro i 65 miliardi di Disney. E arriva appena tre anni dopo il colossale acquisto da parte di At&t, per 85,4 miliardi di dollari, di Time Warner che sanciva l’abbattimento delle barriere tra società di comunicazioni società produttrici di contenuti. Quelle nozze non hanno dato i frutti sperati e si ingrana la retromarcia: At&t tornerà a concentrarsi sullo sviluppo della telefonia con la nuova tecnologia 5G, cercando di ridurre l’enorme debito accumulato.

Parallelamente unisce le forze con Discovery, per cercare maggiore efficienza e maggiore dimensione per competere con gli altri colossi del settore come Netflix e Disney. Tutti ormai votati alla conquista di nuovi sottoscrittori dei servizi in streaming via app. Il nuovo gruppo sarà controllato per il 71% dagli azionisti di At%t e per il 29% da quelli di Discovery (il cui 45% sino a oggi era posseduto dal tycoon John Malone e dalla famiglia Newhouse, proprietaria della casa editrice Condé Nast). Nel portafoglio della nuova entità confluiranno gli studi cinematografici e televisivi della Warner Bros, il network della Hbo con il suo servizio streaming Hbo Max, la famosa tv via cavo di informazione Cnn, e gli 80 diversi marchi con cui Discovery segue gli eventi sportivi, i programmi sulla natura e i servizi per la casa in 200 Paesi.

La forza della tv in streaming

Non a caso David Zaslav, il numero uno operativo di Discovery, prenderà il timone della nuova nave che avrà un valore complessivo 132 miliardi di dollari, inclusi 56 miliardi di debiti. Insomma, un colosso che cercherà di rimontare sugli altri due giganti dell’entertainment: basti pensare che negli ultimi 18 mesi sono state lanciate nuove piattaforme di streaming tv da parte di Disney, Apple, ViacomCbs, Comcast e Discovery, ma il leader Netflix resta irraggiungibile con i suoi 208 milioni di abbonati paganti nel mondo. Certo la crescita è fortissima se si pensa che Disney in un anno e mezzo ha già superato i 100 milioni mentre Discovery ne dichiara 15 milioni e Hbo Max si sta avvicinando ai 10 milioni.

Un anno di pandemia e di lockdown hanno messo in evidenza una forte crescita della domanda di contenuti visibili dal salotto di casa. Dunque, la battaglia per conquistare il consumatore via app si combatterà a colpi di investimenti da miliardi di dollari che solo chi ha le spalle larghissime potrà permettersi. Disney quest’anno ha intenzione di investire in contenuti 24,1 miliardi, Netflix 17,1 miliardi, WarnerMedia 15,2, ViacomCbs 15,2, Amazon 3 e Discovery 3. Di fronte a questo spiegamento di forze le società più in difficoltà sono quelle delle classiche pay Tv, come Sky, che Rupert Murdoch con lungimiranza tre anni fa ha ceduto a Comcast e che fanno fatica a controbattere le offerte di sport, film e serie Tv a meno di 10 dollari al mese. Anche per questo motivo il movimento di fusioni e acquisizioni in questo settore potrebbe essere ancora all’inizio, la stessa Comcast o ViacomCbs potrebbero cercare delle mosse alternative. Mentre Discovery potrebbe avere ancora nel mirino Mediaset, dopo le avances di John Malone alla famiglia Berlusconi di circa un anno fa.

 

(Nell’immagine i loghi di At&t e Time Warner)