Il critico televisivo del "Corriere della sera" prima bacchetta le voci di Rai, Mediaset, La7, Sky, Dazn e Prime Video. Poi spiega: «Quasi tutte le telecronache mostrano un'ancestrale paura del silenzio, non capendo che la pausa serve per attribuire un giusto e autentico valore alle parole, il più delle volte logore e superficiali (quando sento la frase “l'inerzia della partita” sto male)».