Pubblicato il 14/01/2022, 16:05 | Scritto da La Redazione
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Dazn? È un cavallo di Troia per gli ascolti Tv

Dazn? È un cavallo di Troia per gli ascolti Tv
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la piattaforma che trasmette la Serie A ha fatto esplodere il problema di avere una currency unica e standard comuni tra la vecchia televisione e i servizi lineari nella rilevazione degli ascolti. Tre mesi fa l'Agcom aveva aperto un'istruttoria. Ora sta per arrivare il verdetto.

Quanto lavoro all’Agcom

Prima Comunicazione, pagina 22, di Anna Rotili.

(…) Il provvedimento più atteso di Agcom è quello imminente su Dazn e il suo servizio di calcio in streaming: è considerato il cavallo di Troia del sistema, perché è il primo vero caso che fa esplodere il problema di avere una currency unica e standard comuni tra la vecchia televisione e i servizi lineari nella rilevazione degli ascolti. Tre mesi fa l’Agcom aveva aperto su Dazn un’istruttoria su tre filoni acquisendo tutta la documentazione per valutare la qualità del servizio fornito agli utenti, la tutela dei consumatori e la metodologia del rilevamento dei dati di ascolto.

Difficile prevedere di che tenore sarà la decisione attesa per questo mese, ma non bisogna avere la palla di vetro per immaginare che l’autocertificazione degli ascolti, che lo streamer sportivo fa con il supporto di Nielsen, non è conforme né con la legge Lotti sul calcio, né con l’Atto di indirizzo dell’Autorità varato la scorsa estate, che impone di arrivare alla total audience certificata da un Jic, né tanto meno con le linee guida dell’Upa in linea con le posizioni dell’Agcom.

Digitalizzare l’Italia

Pur all’interno di uno scenario non del tutto tranquillo, Agcom è entrata in maniera determinata ed efficace sull’accelerazione dell’Italia digitale. A settembre ha varato le linee guida per l’accesso della fibra nei condomini, poche semplici regole che evitano tutte le discussioni tra condomini per far passare la fibra nei palazzi. Tra Natale e Capodanno, Lasorella ha portato a casa le due delibere con le linee guida per il Piano Italia a 1 giga e per il Piano 5G del ministro Vittorio Colao, relativi ai servizi a banda larga finanziati dai contributi del Pnrr.

E non solo: il 3 gennaio, ha dato il via libera al coinvestimento di Tim. È una norma importante perché è il primo atto che definisce le regole per il coinvestimento a livello europeo e accelererà lo sviluppo della rete nel Paese. Una decisione che nasce da una proposta dell’incumbent telefonico, che è stata più volte rivista in base agli input di Agcom e che consente a Tim, nei Comuni in cui realizzerà reti di nuova generazione insieme ad altre telco, di non essere più un soggetto regolato accelerandone i processi. Resta da capire, a sentire gli esperti, se questa apertura di disponibilità nei confronti di Tim non certifichi la sepoltura del progetto della rete unica.
(Continua su Prima Comunicazione)

 

(Nell’immagine il logo di Dazn)