«Il nuovo mondo dell'always connected incide in profondità sul tessuto sociale e trasforma i rapporti al suo interno, esercitando un effetto aggregante, ma anche polarizzante». Così Andrea Biondi su Il Sole 24 Ore.

La scure dell'Antitrust si abbatte su Dazn e Tim, mentre l'ad dell'ex monopolista delle tlc, Pietro Labriola, è al lavoro per la cessione della rete: «Siamo un'azienda che deve giocare in difesa, ma anche in attacco perché il mercato non aspetta noi, nel frattempo che affrontiamo i problemi del debito». Così su La Stampa.

C'è un comune denominatore tra il destino del riassetto di Tim e il futuro di Mediaforeurope. E parla francese. Si tratta del gruppo Vivendi, azionista di riferimento delle due società con una quota pressoché identica e, numeri alla mano, interlocutore chiave della famiglia Berlusconi da un lato e della Cdp del Governo dall'altro. Così su Il Sole 24 Ore.

ncora pochi, 20 miliardi. Vivendi, primo socio di Tim con il 23,75%, esce allo scoperto e scrive una lettera al consiglio. Secondo quanto si apprende, l'azionista francese puntualizza che sulla vendita della rete unica bisognerà votare in assemblea straordinaria. Così Andrea Rinaldi sul Corriere della Sera.

Domani il consiglio di amministrazione di Tim dovrà esaminare il rapporto del collegio sindacale sul contratto con la piattaforma streaming e valutare l'opportunità o meno di sottoporre all'assemblea l'ipotesi di intentare un'azione di responsabilità contro la passata gestione. Dovrà essere valutato se a carico dell'ex ad Luigi Gubitosi esistano gli estremi del dolo e della colpa grave per un contratto che ha causato all'azienda 540 milioni di accantonamenti.

Nel corso dell’assemblea degli azionisti a Parigi, l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine ha parlato della società di telecomunicazioni e del valore che vorrebbe dargli il fondo nell’acquisizione. Tutto su “Il Sole 24 Ore”.

Anche il nuovo giornale diretto da Franco Bechis, “Verità&Affari”, riprende la nostra esclusiva, ma senza citare la fonte (perché?), e prova a immaginare gli scenari futuri della piattaforma OTT di Telecom.

Il gruppo francese, già azionista di maggioranza di Tim, potrebbe risolvere il problema alla tv in streaming che detiene per tre anni i diritti tv del Campionato di Serie A e far partire finalmente il suo progetto paneuropeo. Questo quello che abbiamo intercettato noi di TvZoom in ANTEPRIMA.

Secondo il “Financial Times”, per Telecom «il percorso ovvio ora è quello di riorganizzare il business attraverso un carve-out dei suoi beni che gli permetterebbe di ridurre il suo debito».