Pubblicato il 24/03/2022, 11:30 | Scritto da Andrea Amato

Se i giganti Usa si prendono anche lo sport, alle tv europee cosa rimane?

Se i giganti Usa si prendono anche lo sport, alle tv europee cosa rimane?
Gli Over the top a stelle strisce hanno iniziato le campagne di conquista sui diritti sportivi, mossa che potrebbe dare il colpo di grazia ai singoli broadcaster europei. Ed è per questo che le mire paneuropee di Mediaset e Vivendi sono sempre più indispensabili per la sopravvivenza.

Il 2022 della televisione mondiale

Il 2022 potrebbe essere un anno fondamentale nel mondo dell’audiovisivo. I giganti americani hanno iniziato a scontrarsi sul terreno più difficile, quello dei diritti sportivi. Questo perché in un mercato così affollato e con un’offerta di contenuti così ampia, la vera killer application per tutti diventa lo sport. Perché scegliere una piattaforma piuttosto che un’altra a parità di film e serie tv? Per vedere il calcio, o la Formula 1, o la MotoGp e via dicendo. Il tempo a disposizione di un utente medio per guardare la televisione è più o meno di 3-4 ore al giorno. Questo si traduce in 3-4 puntate di una serie tv o un paio di film fiction, quindi la differenza nella scelta di un abbonamento lo fa inevitabilmente lo sport.

Per questo motivo Amazon sta entrando prepotentemente nelle partite che contano per l’acquisizione di diritti legati ai campionati di calcio e alla Champions League, Disney ha intenzione di sviluppare e rilanciare tutto il mondo Espn, Discovery sta chiudendo un importante deal con British Telecom per la Premier League (il campionato più visto al mondo), già avendo in esclusiva mondiale le Olimpiadi estive e invernali, e persino Apple ci prova timidamente, acquisendo i diritti del baseball americano.

Le strategie europee

Il vecchio continente è in fermento e cerca di correre ai ripari, sapendo perfettamente che i singoli soggetti hanno vita breve contro i giganti Usa. Lo sa bene Yannick Bolloré, erede dell’impero Vivendi, che nella sua recente intervista ha parlato di strategie paneuropee. E lo sa bene, da tempo, anche Pier Silvio Berlusconi, che finalmente è riuscito a dare vita a MediaFor Europe, che vuole riprendersi il 100% di Mediaset Espana e vuole crescere nella tedesca ProsiebenSat.1. Il progetto del Biscione è quello di creare un player europeo che possa competere con gli Ott a stelle e strisce, esattamente come Vivendi. Oppure, sta riempiendo la scatola MfE per poi venderla a un buon prezzo. Oltre ai francesi, che potrebbero tornare all’attacco su Mediaset dopo le battaglie legali, infatti, potrebbe essere interessato a Cologno e al pacchetto di tre Paesi (Italia, Spagna e Germania) anche Dazn, vista la liquidità del tycoon Leonard Blavatnik.

E ammesso e non concesso che sia davvero in vendita, lo stesso discorso potrebbe essere applicato a Sky, che si porterebbe in dote un altro pacchetto di tre country (Italia, Inghilterra e Germania), e per questo infatti strategico per il colosso americano Comcast, che in questa maniera presidia massicciamente il continente europeo. Insomma, la partita è appena iniziata e si aspetta solo che qualcuno faccia la prima mossa per scoprire le carte espansionistiche.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto le sedi Mediaset e Vivendi)