Pubblicato il 16/03/2022, 15:03 | Scritto da La Redazione

Così il Biscione vuole arrivare al 100% di Mediaset España

MfE lancia un’Opa di esclusione su Mediaset España per 780 milioni

Expansiòn, pagina 6, di J.M.

MfE-Media for Europe, il gruppo audiovisivo controllato dalla famiglia Berlusconi, ha chiesto l’autorizzazione a lanciare un’offerta pubblica di acquisto volontaria per il 44,3% del capitale di Mediaset España che non controlla, e a promuovere il suo delisting dalla borsa spagnola, secondo il CNMV, l’operatore della borsa spagnola annunciato ieri. Nell’operazione, che mira a integrare la filiale spagnola in un grande gruppo audiovisivo paneuropeo con sede ad Amsterdam, MfE offre agli azionisti di Mediaset España 4,5 azioni e 1,86 euro in contanti per ogni azione.

MfE ha già cercato di rilevare la sua filiale nel 2019, una mossa contrastata dall’opposizione di Vivendi. Questa combinazione di azioni e contanti aggiunge un valore di 5,613 euro per azione Mediaset España, che rappresenta un premio del 12,1% rispetto al prezzo delle azioni della società spagnola di venerdì scorso – che è stato sospeso dalle negoziazioni ieri -, il 30,1% rispetto al prezzo medio ponderato in base al volume degli ultimi tre mesi e il 25,2% rispetto al prezzo medio ponderato in base al volume dell’ultimo mese. L’offerta è condizionata da una soglia minima di accettazione del 90% delle azioni oggetto dell’OPA, corrispondente al 95,6% del capitale totale di Mediaset España. Il raggiungimento di questa soglia permetterebbe a MfE di applicare il diritto di squeeze-out ai restanti azionisti per delistare le azioni della filiale spagnola.

Autorizzazioni

MfE sostiene che l’operazione genererà utili per azione dal primo anno, sia per i suoi azionisti che per gli investitori di Mediaset España che accettano l’offerta. La proposta avrà bisogno solo dell’approvazione dell’assemblea degli azionisti, dato che non ha bisogno delle autorizzazioni della concorrenza e del controllo anti-opposizione in Spagna, dato che MfE ha già una posizione di controllo nella sua filiale. Per finanziare l’offerta, se sarà accettata da tutte le azioni a cui è effettivamente rivolta, MfE dovrà emettere un numero massimo di 624.435.408 azioni e pagare un corrispettivo in contanti di 258 milioni di euro.

In totale, l’importo dell’offerta, tra il valore delle azioni offerte e il corrispettivo in denaro, ammonta a 780 milioni di euro. «L’offerta rappresenta un passo importante verso la creazione di un gruppo paneuropeo di televisione e intrattenimento», ha detto ieri MfE, ricordando che l’espressione di questa determinazione si è vista lunedì scorso quando ha annunciato di aver acquisito il 25% del capitale del gruppo tedesco ProSiebenSat.1 Media SE. La transazione permetterà di raggiungere sinergie annuali di entrate e costi di almeno 55 milioni di euro e circa 340 milioni di euro in termini di valore attuale netto entro quattro anni dalla chiusura. La società specifica che le attività operative di Mediaset España rimarranno in Spagna, così come tutti i posti di lavoro e la produzione di contenuti locali. Anche la sede fiscale rimarrà in Spagna, così che le tasse continueranno a essere pagate interamente nel Paese.

Gigante europeo

Per l’amministratore delegato di MfE-Media for Europe, Pier Silvio Berlusconi, figlio del magnate ed ex presidente del Consiglio italiano, «abbiamo sempre creduto nello sviluppo europeo dal punto di vista industriale, uno sviluppo importante anche per la difesa dell’occupazione, oltre che delle radici culturali dei singoli paesi europei». Come spiega Pier Silvio Berlusconi, «l’idea di rafforzare le aree geografiche in cui MfE è già leader, Italia e Spagna, è sempre stata alla base della creazione della holding televisiva paneuropea. Allo stesso tempo, MfE continua a investire nell’emittente tedesca ProSiebenSat.1, confermando la sua visione di rafforzare l’industria europea dei media, offrendo così nuove opportunità di crescita agli azionisti di Mediaset España.
(Continua su Expansiòn)

 

(Nella foto la sede di Mediaset)