Pubblicato il 16/09/2021, 11:34 | Scritto da Hannibal

La Champions su Amazon si vede benissimo, ma deludono i talent

La Champions su Amazon si vede benissimo, ma deludono i talent
Ieri anche Prime Video ha debuttato in campo con la partita Inter-Real Madrid, surclassando per segnale sia Dazn che Mediaset, ma perdendo con i competitor per talent e atmosfera. Forse dalla piattaforma di Bezos siamo abituati a linguaggi ben più innovativi.

Inter-Real Madrid è andata in onda su Amazon Prime Video

Amazon Prime Video è la piattaforma dove abbiamo visto Celebrity Hunted e LOL, due format assolutamente innovativi, con cast stellari invidiabili e invidiati da ogni editore televisivo italiano. E a breve partirà Dinner Club con Carlo Cracco e un cast di attori che farebbe gola anche al Festival di Sanremo.  Infine, ieri sera, è andata in onda Inter-Real Madrid la prima partita di Champions League su Prime Video con una squadra italiana in campo. Com’è andata? Confezionamento degno di un super-match: pre-partita, studio a bordo campo, studio tv, conduttori, telecronisti, leggende del calcio e ospiti a volontà.

Ci saremmo aspettati, però, i migliori professionisti sulla piazza, i talent che rompono gli schemi e ci raccontano il calcio in un modo innovativo e sorprendente. E invece abbiamo avuto una narrazione nettamente inferiore a quella cui siamo abituati tutte le settimane su Sky, Dazn e Mediaset. Mentre l’entertainment della piattaforma di Jeff Bezos ha stupito per innovazione nei linguaggi e ha segnato un’autentica discontinuità, sul calcio il lavoro da fare è ancora immenso.

Voci e volti

La scelta di Sandro Piccinini come telecronista, per esempio. Se al Club di Fabio Caressa nel dopo partita Sky avevamo apprezzato l’esperienza e l’originalità dei suoi commenti sul Campionato, il ritorno in campo da telecronista è sembrato anni luce indietro rispetto allo standard imposto da Pier Luigi Pardo, Riccardo Trevisani o Massimo Callegari. Né Prime Video brilla per bordocampisti e voci tecniche. Giulia Mizzoni non ha mai sfondato né su Fox né su Dazn. Con il suo look e il suo make-up un po’ old style ha ricordato Paola Ferrari e fatto sembrare Diletta Leotta e Giorgia Rossi due giganti a confronto.

E abbiamo capito perché Clarence Seedorf, ormai imprenditore del food, sia sparito dai campi di calcio. Un po’ meglio Diego Milito. Mentre Alessandro Alciato è andato via da Sky per finire a intervistare Javier Zanetti senza mai guardare in campo… E in tutta questa miriade di talent la voce tecnica scelta per la telecronaca della partita dell’Inter è la voce di un milanista a vita, Massimo Ambrosini, dopo che da anni si contesta che Beppe Bergomi sia un interista fino al midollo.

Scenografie

Lo studio post partita? Non ne parliamo. Marco Cattaneo, Federico Balzaretti (siamo su Amazon o su Dazn?) e Claudio Marchisio (siamo su Amazon o su Rai?) impalati in piedi in una stanzetta con un po’ di televisori messi in verticale: roba da rimpiangere anche il buio e mal illuminato studio di Dazn.  Insomma, due set a bordo campo, uno studio, 7-8 talent: come diceva qualcuno, non è la somma che fa il totale. Forse con meno set e meno talent, ma scelti meglio, la percezione sarebbe stata davvero ben diversa.

Unica nota positiva il segnale video. La partita si vedeva benissimo in HD, non aveva né quelle perdite temporanee di qualità, né  la rotellina di daznoniana memoria. Per il resto, tantissimo da lavorare: i passi indietro rispetto a Mediaset e Dazn sono veramente inaccettabili.

 

Hannibal

 

(Nella foto lo studio post partita di Amazon Prime Video)