Pubblicato il 26/11/2021, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Sesso, mobbing e censura: una lettera anonima accusa Report

Accuse a Report: la Rai non ha mai avviato l’indagine

Il Fatto Quotidiano, pagina 8, di Gianluca Roselli.

Nessuna auditè è fin qui stato aperto in Rai sulla vicenda della lettera anonima contro Report e il suo conduttore, Sigfrido Ranucci, che Italia Viva ha tirato fuori mercoledì durante un’audizione in commissione di Vigilanza che riguardava tutt’altro, ovvero il piano industriale di Carlo Fuortes e le nomine dei direttori dei tg. Quando prende la parola, Davide Faraone (Iv) invece ne approfitta per scagliare un duro attacco contro il programma di Rai3 che, a suo dire, «confeziona servizi giornalisti ad arte per attaccarci continuamente», per poi, alla fine, buttare lì, a mo’ di polpetta avvelenata, la questione della lettera. Si tratta di una missiva anonima giunta in Rai e ai commissari della Vigilanza nel luglio scorso.

Il contenuto fa riferimento a presunte relazioni sessuali di Ranucci con due giornaliste della redazione, che avrebbero subìto mobbing e rappresaglie varie al termine delle relazioni stesse. Un terzo episodio denunciato nella lettera riguarda invece la censura di un servizio di una cronista sul Gruppo San Donato perché, secondo la missiva, «era troppo equilibrato» e «non corrispondeva alla linea stabilita dal conduttore».

Accuse a orologeria

Fuortes, nominato amministratore delegato l’8 luglio, in audizione ha detto di non saperne nulla. «È la prima volta che sento una cosa del genere. Agli atti dell’audit non ho nessun tipo di denuncia, formale o informale; ha spiegato. E infatti l’audit di Viale Mazzini, a quanto si sa, fino a ieri non ha aperto alcun procedimento sulla vicenda. Tanto che né Ranucci, né le giornaliste in questione in questi mesi sono stati chiamati a fornire spiegazioni. E nulla viene chiesto nemmeno al direttore di rete Franco Di Mare, informato della faccenda.

Il conduttore di Report, il 5 agosto, presenta una denuncia per calunnia ai carabinieri. Tesi ribadita ieri in un post su Facebook: «Ho denunciato subito, mentre esponenti politici hanno tenuto questa lettera nel cassetto per mesi aspettando la Giornata mondiale sulle donne per renderla note», scrive Ranucci. Che continua: «Così, allo scopo di colpire e infangare Report e il sottoscritto, hanno offeso quelle donne che questa ricorrenza vuole tutelare».
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

(Nella foto Sigfrido Ranucci)