Pubblicato il 18/11/2021, 16:57 | Scritto da La Redazione

Nomine Rai: anche questa volta rispettato il manuale Cencelli sulle spartizioni politiche

Il sindacato Rai contesta le nuove nomine

Il Consiglio di Amministrazione della  Rai, riunito oggi a Napoli sotto la presidenza di Marinella Soldi, ha dato parere favorevole alle nomine proposte dall’Amministratore Delegato Carlo Fuortes per le direzioni delle testate giornalistiche, tutte coperte da risorse interne all’azienda», così una nota ufficiale di viale Mazzini di poco fa. Ciò che però il comunicato non dice è che le nomine sono avvenute a maggioranza e non all’unanimità: Monica Maggioni è la nuova direttora del Tg1, nominata con 5 sì e 1 no, Simona Sala va al Tg3 (4 sì, 1 astenuto, 1 no), Gennaro Sangiuliano rimane al Tg2 (5 sì e 1 no), mentre Andrea Vianello approda al Giornale Radio e a Radio 1 (5 sì e 1 no).

Come previsto Mario Orfeo va alla neonata direzione di Genere Approfondimento grazie a 5 voti favorevoli e uno contrario, Alessandro Casarin rimane alla Tgr (5 sì e 1 no), mentre Alessandra De Stefano prende il comando di Rai Sport (5 sì e 1 no). Chiudono il giro di poltrone Antonio Preziosi confermato a Rai Parlamento con (5 sì e 1 no) e Paolo Petrecca che va Rainews24 (4 sì, 1 astenuto e 1 no). Nessuna sorpresa insomma e tutti i partiti soddisfatti, a parte il Movimento 5 Stelle. Tutto sommato il manuale Cencelli sulle spartizioni anche questa volta è stato rispettato.

Il commento polemico di Usigrai

Arriva immediato il commento del sindacato interno alla tv di Stato, Usigrai: «Un valzer di nomine deciso fuori dalla Rai e senza un progetto per l’Azienda. Con i cambi di direzione decisi oggi, il vertice Rai certifica di non avere un progetto industriale o di averlo smarrito. Sono nomine interne e ci sono tre direttrici donne; bene. Ma per fare cosa? Per cambiare il settimo direttore in sette anni alla Radio, rendendo impossibile un progetto di consolidamento e rilancio di un asset centrale dell’informazione Rai?  Fare spazio ai desiderata di un partito facendo finta di niente sul fatto che meno di un mese fa questo vertice aveva affidato a Rainews24 e ad Andrea Vianello, che ora va alla Radio, il primo importante progetto di rilancio dell’informazione del Servizio pubblico, il sito web e i social delle news?».

 

(Nella foto Monica Maggioni)