Continua l’offensiva francese all’azienda delle famiglia Berlusconi, dopo la rottura dell’accordo per l’acquisto di Premium. Così Simone Filippetti su “Il Sole 24 Ore”.
L'incontro di venerdì tra gli ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi e di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine non ha disteso il clima. Così su Il Fatto Quotidiano.
Vincent Bolloré ha affidato ad Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e vicepresidente di Telecom, il compito di «ambasciatore» e ieri il manager è sbarcato in Italia. Così sul Corriere della Sera.
Una telenovela infinita, che ogni giorno mette in scena colpi a effetto. Il vice di Vincent Bolloré, Arnaud de Puyfontaine, oggi parteciperà al cda di Telecom, ma non si esclude un incontro anche con i manager Fininvest.
Una battaglia infinita quella tra Cologno Monzese e Vincent Bollorè, iniziata a luglio con lo strappo su Premium. Quello che doveva un alleato oggi appare come un conquistatore.
Il titolo strappa ancora dopo +32% di ieri. Il francese è salito al 12,3% e punta al 20%. Berlusconi acquista e può contare sul 40% dei diritti di voto. Ieri vertice di famiglia. Così Fausta Chiesa sul “Corriere della sera”.
Nei giorni scorsi negli ambienti finanziari circolavano indiscrezioni di un piano allo studio che coinvolgesse il gruppo telefonico guidato da Flavio Cattaneo. Così su Il Sole24ore.
Il numero uno di Mediaset parla della causa con i francesi di Vincent Bollorè e dichiara di non voler abbandonare il progetto di una piattaforma paneuropea, per contrastare i colossi Amazon e Google. E annuncia una chiusura positiva dell’anno. Nonostante tutto.
Sbarca oggi in Italia il servizio di Video on Demand di Vivendi pensato per smartphone: le serie sono infatti composte da 10 episodi della durata di 10 minuti, per permettere una fruizione più rapida. Grazie alla partnership con l’azienda francese gli abbonati TIM potranno usufruirne ad un prezzo scontato.
In ballo i diritti della Champions. Il Biscione punterebbe a un accordo extragiudiziale con Vivendi per poi aprire un tavolo ufficiale con Murdoch. Ma c'è l'incognita dell'Antitrust. Così Nino Sunseri sul quotidiano “Libero”.