Pubblicato il 17/12/2016, 16:01 | Scritto da La Redazione

Vivendi da Calenda. Fininvest vuole il sequestro della quota

Vivendi da Calenda. Fininvest vuole il sequestro della quota
Vincent Bolloré ha affidato ad Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e vicepresidente di Telecom, il compito di «ambasciatore» e ieri il manager è sbarcato in Italia. Così sul Corriere della Sera.

A Milano de Puyfontaine è riuscito a vedere Pier Silvio Berlusconi. Un faccia a faccia molto atteso dopo lo strappo di luglio.

 

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 13, di Federico De Rosa

 

La missione in Italia

Vivendi da Calenda

Fininvest vuole il sequestro della quota

 

Dopo la guerra lampo in Borsa è arrivato il momento della diplomazia. Vincent Bolloré ha affidato ad Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e vicepresidente di Telecom, il compito di «ambasciatore» e ieri il manager è sbarcato in Italia per cercare di chiarire i contorni del blitz, cogliendo l’occasione del consiglio d’amministrazione di Telecom. Consiglio che ha segnato una piccola, ma significativa, svolta per il gruppo telefonico che ha deciso di debuttare nel settore delle produzioni televisive con una nuova società, da affiancare alla piattaforma Tim Vision. A Milano de Puyfontaine è riuscito a vedere finalmente Pier Silvio Berlusconi, che ha incontrato nel pomeriggio. Un faccia a faccia molto atteso. Dopo lo strappo di luglio, con la decisione di non onorare il contratto d’acquisto della pay-tv Premium da Mediaset, tra Vivendi e il Biscione era calato il silenzio, interrotto solo dalle cause intentate da Cologno contro il gruppo guidato da Bolloré a cui da Parigi hanno reagito con il blitz in Borsa. A sua volta il Biscione ha replicato con una nuova denuncia, a cui potrebbe seguire, secondo le voci, la richiesta di sequestro del 20% di Mediaset in mano ai francesi. Di prima mattina, a Roma, il manager aveva fatto visita al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che per primo a nome del governo aveva criticato le modalità della scalata a Mediaset. Calenda lo ha ribadito a de Puyfontaine al quale ha ovviamente chiesto le ragioni dell’incursione. E al manager francese avrebbe chiesto l’impegno formale a non salire oltre l’attuale 20% in Mediaset. È girata anche voce di una visita al premier Paolo Gentiloni, smentita da Palazzo Chigi. Nei giorni scorsi Vivendi aveva chiesto un appuntamento con Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, che sta affiancando come advisor Mediaset, ma non è stato possibile per motivi di agenda. Intanto in Borsa sono proseguite le speculazioni e nel mirino è finita ancora Telecom, salita dell’1,8396, mentre Mediaset è arretrata dello 0,59. L’ipotesi di una scalata sembra allontanarsi e con essa la speculazione sul Biscione.

 

(Nella foto, i loghi di Mediaset e Vivendi)