Pubblicato il 05/01/2022, 15:01 | Scritto da La Redazione

La nuova sfida degli Ott è sui diritti sportivi

Sport, Ott sempre più centrali

ItaliaOggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

Il mondo dei contenuti audiovisivi, e in particolare dei pregiati live sportivi, è ormai un business destinato a finire quasi tutto sulle piattaforme over the top. Disney attende che i canali tv via cavo di Espn diventino un po’ meno redditizi per spingere maggiormente sul proprio ott Espn+, magari con operazioni anche all’estero. Prime Video di Amazon assaggia un po’ di sport qui e là, dal calcio al tennis, ma non ha ancora sferrato colpi decisivi. E Discovery+ dispiegherà maggiormente le ali probabilmente nel corso del 2022, dopo la fusione Discovery-Warner Media, spingendosi oltre i diritti già acquisiti per i Giochi olimpici e per le manifestazioni trasmesse dal proprio network Eurosport.

Aspettando che i giganti mettano decisamente i piedi nel piatto, in Italia la competizione vera sui diritti sportivi è tutta tra Sky e Dazn (che con Telefonica si è appena aggiudicata, in Spagna, i diritti della Liga di calcio per i prossimi cinque anni per complessivi 4,95 miliardi di euro). L’offerta di Sky in ott si chiama Now.

Now di Sky

Se uno volesse abbonarsi oggi, sommando i due pacchetti intrattenimento e sport, arriverebbe a pagare 24,98 euro al mese per i primi due mesi e poi, a regime, 29,98 euro al mese per vedere tre partite su dieci della Serie A di calcio, quasi tutta la Champions league, tutta la Europa League, il meglio di Premier league, Bundesliga, Ligue 1, tutta la Serie B. E poi tutti i Gran premi di Formula 1 fino alla fine della stagione 2022, tutta la MotoGP fino alla fine della stagione 2025, il tennis internazionale, incluso Wimbledon fino al 2022, tutti i tornei Atp Masters 1000, le Nitto Atp finals di Torino, cinque tornei Atp 500 e sette tornei Atp 250 a stagione fino al 2023. E, ancora, il basket della Nba, il basket europeo e i canali Eurosport 1 e Eurosport 2. A tutto ciò si sommano cinema (oltre mille film on demand), serie (tipo le produzioni Sky original, con le stagioni complete di Gomorra, Speravo de morì prima, A casa tutti bene, Diavoli, e poi Il trono di spade, Gossip girl, ecc), documentari e programmi di intrattenimento (da X Factor a 4 Ristoranti fino a MasterChef).

Diciamo un’offerta completa e diversificata per tutti i membri di una famiglia. La app di Now è visibile su sei device e fino a due in contemporanea. L’offerta di Dazn è invece tutta concentrata sullo sport e ha il suo punto di forza nelle dieci partite a turno della Serie A, di cui sette in esclusiva. Costa 29,99 euro al mese (tutto lo sport di Now costa invece 14,99 euro al mese) e comprende, oltre alla Serie A, la Serie B, l’Europa league, la Liga spagnola, l’FA Cup inglese, i canali tematici di Inter e Milan, i due canali di Eurosport. Non avrà più i diritti della MotoGp. La app di Dazn è visibile su sei device, e fino due in contemporanea. Su questa possibilità, però, si è aperto un fronte di polemica, mettendo in discussione la cosiddetta concurrency che, in sostanza, limiterebbe l’espansione degli abbonamenti a Dazn (fermi sotto quota due milioni anche a causa dello scambio di password tra più tifosi) e che potrebbe subire aggiornamenti di contratto dal prossimo giugno, con tariffe più alte per chi volesse usare due device in contemporanea.
(Continua su ItaliaOggi)