Pubblicato il 18/11/2019, 17:02 | Scritto da Tiziana Leone
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Amadeus: Sanremo sarà una festa internazionale. I big potrebbero diventare 24

Fiorello conferma in una telefonata la sua presenza all’Ariston. Ancora da scegliere le presenze femminili. Il cast dei big sarà il giusto mix tra tradizione e innovazione.

Un Festival che torni a essere una festa, capace di snodarsi lungo le strade della città dei fiori, dove torneranno esibirsi artisti italiani, ma anche grandi nomi internazionali. Ospite dalla Milano Music Week, Amadeus, raggiunto anche da una telefonata di Fiorello, che ha confermato la sua presenza all’Ariston, ha snocciolato la sua ricetta del festival che verrà.

Un festival internazionale

Da Baglioni indietro non si torna, almeno per quanto riguarda la gara, dove tra i big dovranno esserci nomi amati dai giovani. Ma da Baglioni si andrà invece indietro negli anni sotto il profilo del’evento, che dovrà essere internazionale e ricco di star, proprio quello che il re della maglietta fina aveva cancellato. «Ho sempre pensato che la presenza di artisti internazionali fossero importante in un Festival – racconta il direttore artistico – Sanremo deve avere un sapore internazionale, non dobbiamo chiuderlo nei confini italiani, è italiano in gara, ma fuori deve avere un respiro diverso. Molti anni fa, quando si cantava in coppia quasi un artista su due era straniero, e questo ha permesso alla canzone italiana di avere successo anche all’estero. Faremo in modo di avere artisti internazionali attuali e di ricreare quel clima che c’era una volta, quando c’era la gioia di vivere Sanremo giorno e notte. Ci piacerebbe tornare in quegli anni in cui tutti venivano a bivaccare nelle strade sanremesi per vedere un artista. Ci saranno mostre, sfilate, feste».

I Big in gara

 La categoria dei big potrebbe passare dai venti previsti a ventiquattro. «Ancora non so quanti saranno – aggiunge Amadeus – L’idea di partenza era la cifra di venti, in modo da dividerli in due serate, ma da settembre a oggi sono arrivati tanti nomi interessanti. Di certo non saranno meno venti e non più di ventiquattro». Fra tradizione e innovazione, il conduttore punta alla diversità di genere. «Devo fare una composizione artistica più larga possibile – aggiunge –  Ci deve essere la tradizione, la canzone d’amore, ma anche quello che oggi i ragazzi ascoltano. Sanremo ha avuto la capacità di ritrovare i giovani, da Baglioni in poi non si torna più indietro, si è aperta una porta su cose nuove che i ragazzi ascoltano».

In realtà la porta aveva cominciato ad aprirla già Carlo Conti. «Ormai non esiste più la canzone di Sanremo – sottolinea il vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo – C’è una sovrapposizione tra la proposta sanremese e quello che piace alla gente. Siamo arrivati a questo risultato grazie a un lavoro ben fatto da Baglioni ma che era già “in progress” durante il triennio di Conti». Le richieste sono tante, e nella scelta di Amadeus inciderà anche il progetto che c’è dietro. «Questo è il momento in cui i big si fanno avanti. Il primo incontro con i discografici serve a capire quali artisti possono avere un progetto discografico – ammette Amadeus – La rosa dei nomi a settembre è composta da trenta cantanti, a novembre diventano cento». «Ne accontenti 20 e  ne scontenti 200», aggiunge Fasulo.  

L’annuncio dei big il 6 gennaio

I nomi dei prescelti verranno annunciati in diretta la sera del 6 gennaio da Amadeus nel corso della tradizionale serata della Lotteria.  «Non ci limiteremo al solo annuncio, ma li avremo tutti in studio, in modo che il pubblico avrà un viso che poi ritroverà al festival».

I conduttori

Troppo presto per capire chi salirà con Amadeus sul palco dell’Ariston. Tiziano Ferro ci sarà, non è ancora bene chiaro se solo come ospite fisso o come co-conduttore. Fiorello ha confermato la sua presenza anche in una telefonata pubblica con Amadeus. Ancora incerti invece i volti femminili. «E’ presto per dare conferme, siamo in trattative, aspettiamo delle risposte, ma prendiamo anche in considerazione tante opzioni».

Il dopofestival su Raiplay

Confermato invece il passaggio del Dopofestival, che si chiamerà L’altrofestival, su Raiplay. « L’idea è di fare l’Altro festival con un linguaggio più vicino al web e ai giovani».

Sanremo Giovani

Infine Sanremo Giovani, che Amadeus ha voluto scorporare della gara dei big per dare ai ragazzi maggior tempo per far ascoltare i propri brani. «Le loro canzoni sono già online sul sito di Raiplay – conclude – E si potranno ascoltare fino a febbraio, a differenza dei brani dei big, che dovranno essere inediti».

Ma sui giovani, il vicedirettore di Raiuno ha già un’idea concreta.  «Auspico che dall’anno prossimo si possa fare il talent di Sanremo giovani, il marchio più importante del settore – conclude Fasulo – Perché non fare come altri già fanno e far crescere “in casa” giovani artisti?».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Amadeus)