Rob Figer non ha colto di sorpresa nessuno. Da mesi l'amministratore delegato della Disney lancia gli stessi segnali al mercato. L'industria deve prepararsi a un futuro in cui la televisione tradizionale sarà cancellata dagli schermi. Una "tragedia" che spera di capitalizzare. Continua su Le Figaro.

Robert Iger sta perdendo poco tempo per cancellare il lavoro del suo predecessore. Ma queste mosse si riveleranno facili se paragonate alle sfide che dovrà affrontare con l'attività di streaming di Walt Disney, dove dovrà trovare un modo per accontentarsi di meno. Così Dan Gallagher sul New York Times.

L'amministratore delegato della Walt Disney Co. Ltd., Robert Iger, ha dichiarato ai dipendenti, in un incontro in municipio, di voler potenziare i team creativi della Disney e di voler privilegiare la redditività rispetto alla crescita del numero di abbonati al servizio di streaming dell'azienda. Così la versione del Wall Street Journal.

L'ultimo caso è Bob Iger richiamato al timone Disney Ma da Steve Jobs a Kirk Kerkorian, Dorsey, Schultz, è lungo l'elenco dei chief executive licenziati e poi riassunti. Con risultati alterni, secondo molti studi. Così Paolo Matrolilli su La Repubblica - Affari e Finanza.

Quando ha lasciato guadagnava 47 milioni l’anno. Ne ha avuti 10 per essere a disposizione del succesore Bob Chapek come consulente (ma Chapek non lo ha mai ingaggiato). In più, gli hanno garantito il servizio sicurezza da 750 mila dollari l’anno. E ora intascherà in due anni altri 50 milioni.

Lo streaming (la cui crescita gli azionisti non sono più disposti a finanziare a tutti i costi) è una sfida per il boss di ritorno. E l'altra sfida sarà trovare un successore più duraturo di Bob Chapek. Dovrà vincerle entrambe in 24 mesi, come spiega il Financial Times