Pubblicato il 26/10/2023, 13:03 | Scritto da La Redazione

Rai: giù il canone, su la pubblicità e Ranucci in commissione di vigilanza

Rai: giù il canone, su la pubblicità e Ranucci in commissione di vigilanza
Ora però la Rai si ritrova con 20 milioni di euro in meno (gran parte del taglio verrà recuperato dalla fiscalità generale), e senza quei no milioni di cui l'amministratore delegato Roberto Sergio aveva chiesto la restituzione, visto che di solito vengono prelevati dal gettito del canone e girati al Fondo per l'editoria. Non solo. Così sul Corriere della Sera.

Rai, l’idea di aumentare la pubblicità. E c’è il caso Ranucci

Corriere della Sera, di Antonella Baccaro, pag. 15

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Ora però la Rai si ritrova con 20 milioni di euro in meno (gran parte del taglio verrà recuperato dalla fiscalità generale), e senza quei no milioni di cui l’amministratore delegato Roberto Sergio aveva chiesto la restituzione, visto che di solito vengono prelevati dal gettito del canone e girati al Fondo per l’editoria. Non solo. Il taglio vale per un solo anno, così la Rai non avrà certezza di risorse per i restanti quattro anni di durata del contratto di servizio. Che fare? Una riduzione dell personale è da escludere senza un meccanismo incentivato di prepensionamenti. Sono possibili ritocchi al ribasso sul contratto di servizio. Oppure l’innalzamento del tetto pubblicitario imposto alla Rai. L’ipotesi fa storcere il naso alla concorrenza privata, i cui introiti sono esclusivamente pubblicitari. Di certo non piace a Mediaset, tanto meno adesso dopo le tensioni con Palazzo Chigi sul caso Giambruno. C’è da dire che i conti del 2023 non sono in pericolo: il pareggio è certo e ci sarà anche una piccola riduzione dell’indebitamento a 615-620 milioni. Più problematico si presenta il 2024, che è l’anno in cui la Rai si sobbarcherà i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi.

Intanto il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, sarà audito in commissione di Vigilanza Rai insieme con il direttore dell’Approfondimento, Paolo Corsini. È quanto ha chiesto e ottenuto la maggioranza ieri nell’ufficio di presidenza. La richiesta di convocare il giornalista è scattata dopo la puntata sull’eredità di Berlusconi di lunedì scorso. La presidente Barbara Floridia (M5S) si è opposta alla richiesta di convocazione relativa a una singola trasmissione, proponendo di inserirla nell’ambito di una serie di audizioni. Ma la maggioranza ha chiesto di mettere la questione ai voti, ottenendo così la convocazione con il via libera di FdI, FI, Lega e Noi moderati. Per il M5S la convocazione di Ranucci «rappresenta un atto intimidatorio nei confronti della libera informazione e un precedente grave».
(Continua sul Corriere della Sera)