Pubblicato il 10/02/2022, 18:31 | Scritto da La Redazione

Ranucci-Ruggieri: volano le querele incrociate. Parlano i protagonisti

Sigfrido Ranucci: «Chiederò i danni. Da noi non c’è una centrale del fango»

Corriere della sera, pagina 20, di Antonella Baccaro.

Ranucci, ora anche Davide Faraone (Iv) l’accusa di avergli inviato messaggi minacciosi.
«L’ho letto. Ma io non ho mai detto né scritto “ti scateno contro le telecamere”».
E tutto il resto sì? I dossier messi da parte?
«A Report non c’è nessuna centrale di dossieraggio, anzi, noi i dossier anonimi li cestiniamo. E fino, a prova contraria, l’unico che è stato oggetto di dossier falsi, per ben due volte, sono io».
Quindi ora denuncia Faraone?
«Di certo chiederò il risarcimento danni nei confronti di tutti coloro che hanno diffuso e diffonderanno informazioni lesive della mia immagine e della mia dignità, così come di quelle dei miei cari».

Ruggieri sta già scrivendo la querela contro di lei di suo pugno.
«lo gli ho mandato messaggi nel pieno, lo ammetto, del mio furore perché era stata lesa la mia dignità. Ma erano messaggi privati: tra me e lui. La legge è chiarissima su questo punto: perché ci sia diffamazione devi parlare almeno davanti a due persone».
Il direttore Minzolini invece l’ha già querelata per quelle accuse che sono emerse nei messaggi.
«Ha sbagliato soggetto. Non sono stato lo a diffondere quei messaggi che peraltro dicevano tutt’altro».
La Lega ha chiesto che la vicenda venga portata a conoscenza dei presidenti delle Camere perché facciano chiarezza.
«Allora si facesse chiarezza anche sull’uso dei dossier anonimi da parte dei politici contro i giornalisti».
(Continua su Corriere della sera)

Andrea Ruggieri: «Non doveva inviare quei messaggi a me Io sono il vigilante»

Corriere della sera, pagina 20, di Antonella Baccaro.

Onorevole Ruggieri, questa storia dei messaggi non si ferma più.
«Pensi che se Ranucci mi avesse chiamato nei cinque giorni successivi all’invio di quei messaggi e si fosse scusato, io l’avrei capito».
Invece?
«Invece non solo non l’ha fatto ma ora, nel replicare, dice un sacco di bugie».
Per esempio?
«Che ci saremmo presi un caffè venti giorni prima della denuncia della lettera anonima, come per alludere a un rapporto tra me e lui che giustificherebbe l’invio di quei messaggi».
Non è così?
«Non lo conosco. Io sono il vigilante e lui il vigilato. Messaggi, tanto più se minacciosi, non sono ammessi».

Sì, ma il caffè c’è stato?
«Ero in Rai ospite della Bortone e lui mi si è avvicinato per chiedermi qualcosa».
Era proprio necessario tirare fuori in Vigilanza un dossier anonimo contro Ranucci?
«L’ha fatto Faraone e io, proprio per chiuderla lì, sono intervenuto per dire che l’avevo ricevuto anch’io ma, essendo anonimo, l’avevo cestinato. Ranucci doveva ringraziarmi».
Ha condiviso la scelta dell’ad Rai Carlo Fuortes di rimettersi alla magistratura e avviare un audit interno?
«Non condivido che quella tra me e Ranucci possa considerarsi una “conversazione tra privati”, come l’ha definita lui. Mi aspettavo e mi aspetto qualcosa di più».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto, da sinistra, Sigfrido Ranucci e Andrea Ruggieri)