Pubblicato il 01/02/2022, 11:34 | Scritto da La Redazione
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Sanremo: Rai Pubblicità fa il pieno, ma il primo cliente è proprio la Rai

Sanremo: Rai Pubblicità fa il pieno, ma il primo cliente è proprio la Rai
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: nonostante l’uscita di Tim come main sponsor, la concessionaria di viale Mazzini annuncia un’edizione record nella raccolta. Nel 2021 il primo cliente era stata la stessa Tv di Stato, che aveva comprato 124 spot, contro gli 87 di Tim, per promuovere se stessa.

Sanremo parte dal tutto esaurito, record di raccolta per la pubblicità

Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Andrea Biondi e Francesco Prisco.

L’ottimismo è tornato in Riviera. Con la musica che «porta forza, speranza, positività e quello che succede sul palco dell’Ariston è amplificato». Amadeus, direttore artistico del Festival di Sanremo per il terzo anno consecutivo dopo l’edizione più complicata della storia, causa lockdown, presenta così la kermesse di Rai1 che da stasera fino a sabato prossimo monopolizzerà l’attenzione di telespettatori vecchi e nuovi. «Cinque serate d’evasione intelligente», promette il direttore di rete Stefano Coletta, «in cui non mancheranno momenti di riflessione», per quanto «non si parlerà di pandemia», precisa ancora Amadeus.

Il Festival degli investitori

All’Ariston torna il pubblico e in Rai Pubblicità ci sono tutti i presupposti per una raccolta superiore alla performance del 2021, già contrassegnata dal record di 38 milioni di raccolta. «Gli spazi sono sold out», afferma in conferenza stampa l’ad di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia. L’appuntamento per tirare le somme è a domenica, ma c’è ottimismo. «Per valorizzare al massimo il Festival, quest’anno abbiamo proposto al mercato un modello non più basato sulla sponsorizzazione ma sull’ideazione di progetti ad hoc», con i partner, ha puntualizzato Tagliavia. A rispondere presente in qualità di partner principali sono Plenitude – Eni Gas e Luce, Costa Crociere, Suzuki, Lavazza e Ferrero.

Il filo rosso è la sostenibilità, con le polemiche immancabili a Sanremo che hanno già visto schierarsi Greenpeace e i Verdi contro Eni e le accuse di green washing: si vorrebbe usare il palco del Festival per nascondere responsabilità nella crisi climatica. Tim non è più main sponsor come nelle precedenti edizioni, «ma investe una cifra cospicua», puntualizza Tagliavia segnalando anche un interesse da parte delle piattaforme streaming.

La Rai fa auto-marketing

Certo, il Festival di Sanremo rimane l’evento Tv più potente per la resa pubblicitaria, con il suo ascolto medio superiore ai dieci milioni di persone per oltre quattro ore per cinque giorni consecutivi. E la Rai, come rilevano i dati elaborati dallo Studio Frasi, utilizza molto il Festival anche per promuovere sé stessa: nella scorsa edizione è stata l’inserzionista con il maggior numero di spot (124 per 65 minuti). Seguono Tim (87 spot per 22 minuti); Suzuki (22 per 8 minuti), Netflix (21 per 14 minuti). «I presupposti per un buon risultato del Festival ci sono, i cantanti in gara sono di un livello più alto rispetto alle ultime edizioni e si rivolgono a un pubblico più trasversale rispetto all’edizione scorsa nella quale gli artisti interessavano forse le fasce d’età più basse. I risultati di ascolto infatti sono stati positivi sui target più giovani, a fronte di perdite di ascolto più importanti sugli over 45», commenta Stefano Visintainer, Research director di Omg (Omnicom Media Group).

Il Festival della Generazione Z

In questo quadro il risultato della Rai andrà anche verificato sulla capacità del Festival di continuare sulla falsariga degli ultimi anni che hanno visto un crescente interesse della Generazione Z. Altri dati elaborati sempre dallo Studio Frasi sono in tal senso eloquenti. L’audience media di questa fascia d’età (i nati fra il 1997 e il 2012) è salita da 976 mila a 1,2 milioni fra 2019 e 2021. E soprattutto la permanenza è salita dal 45,7% al 50,2%. Vuol dire che ora assistono a oltre la metà dello show. «La scorsa edizione ha saputo catturare l’attenzione di questo blocco generazionale con cantanti, ospiti e la vittoria dei Maneskin. Stare davanti al televisore non è esattamente il loro sport preferito, per Sanremo 2021 hanno fatto un’eccezione. Si tratta di vedere se rimarrà un’eccezione o se le alchimie di Amadeus riusciranno nel bis», commenta Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nella foto il Teatro Ariston)