Pubblicato il 13/12/2021, 15:01 | Scritto da La Redazione
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Tim molla Sanremo: buco da 8,5 milioni di euro

Tim molla Sanremo: buco da 8,5 milioni di euro
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la compagnia di telecomunicazioni non sponsorizzerà il Festival a febbraio, lasciando nei guai la Rai, che ora deve trovare quel budget. Intanto Amadeus rincorre Fiorello.

Sanremo, quest’anno Tim non ballerà più

Il Messaggero, pagina 24, di Mattia Marzi.

Niente spot con la voce di Mina o Amadeus in versione ballerino, durante le pause pubblicitarie del Festival di Sanremo 2022. Ma soprattutto: niente soldi messi sul tavolo da parte della compagnia di telecomunicazioni. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla società, dopo cinque anni – quattro dei quali da sponsor unico – Tim, da pochi giorni guidata dal direttore generale Pietro Labriola a fianco del presidente Salvatore Rossi, avrebbe deciso di non rinnovare il supporto all’evento, separando il proprio marchio da quello della kermesse. A meno di 2 mesi dall’inizio della kermesse, in programma dall’1 al 5 febbraio, una prima tegola si abbatte così sulla macchina organizzativa del Festival 2022 guidata da Amadeus. E rischia di rallentarne gli ingranaggi.

Facendo scattare l’allarme di emergenza in una fase delicatissima, ora che il conduttore e direttore artistico, svelato il cast dei big in gara (in attesa della finale di Sanremo Giovani, in diretta su Rai1 il 15 dicembre – i due vincitori si aggiungeranno ai 22 big che hanno già prenotato l’albergo per febbraio, da Morandi e Iva Zanicchi a Emma ed Elisa, passando per Achille Lauro, Mahmood, Blanco e Sangiovanni), deve cominciare a scrivere il capitolo ospiti e aprire ufficialmente le trattative.

L’accordo

Tim approdò per la prima volta all’Ariston come sponsor nel 2016 e dall’anno successivo siglò con la Rai un accordo di sponsorship esclusiva. In questi anni la compagnia telefonica è comparsa ripetutamente con i suoi martellanti passaggi in tutti gli intervalli pubblicitari del Festival, accordando fiducia alla Rai prima e durante lo svolgimento della kermesse e contribuendo non poco ai ricavi legati alla raccolta pubblicitaria. Che in questi quattro anni è cresciuta esponenzialmente: 22 milioni di ricavi stimati per l’edizione 2017 (condotta da Carlo Conti e Maria De Filippi), 25 e 28 milioni rispettivamente per l’edizione 2018 e 2019 (le due guidate da Claudio Baglioni), 37,4 milioni per il 2020 (la prima condotta da Amadeus con il jolly Fiorello) e la cifra record di 38 milioni di ricavi complessivi per l’edizione dello scorso marzo. Per quest’ultima, proprio la sola Tim sborsò 8,5 milioni.

I motivi che avrebbero spinto Tim a non rinnovare la propria presenza al Festival sono legati ai recenti avvicendamenti alla guida della compagnia di telecomunicazioni: dall’uscita di scena di Luca Josi – ex brand strategy, media e multimedia entertainment, mente dell’operazione che aveva portato il marchio a sbarcare nella città dei fiori, ex produttore tv con Einstein multimedia (nonché braccio destro di Bettino Craxi negli anni di Hammamet) – a quella dell’ex amministratore delegato Luigi Gubitosi.

Rincorrendo Fiorello

La Rai sarebbe già al lavoro per risolvere il problema, ma con l’acqua alla gola: il tempo stringe e di mezzo ci sono anche le festività natalizie. Chissà che non si faccia avanti Wind, già in passato tra i marchi che avevano supportato come sponsor la kermesse. Peraltro, Fiorello ha legato in modo indissolubile il suo volto alla compagnia, di cui è testimonial: Amadeus lo ha raggiunto qualche giorno fa al Teatro Rossini di Civitanova Marche, dove lo showman era in scena con il suo spettacolo Fiorello presenta…! Una visita che è difficile non interpretare come un tentativo da parte del conduttore di convincerlo a tornare di nuovo all’Ariston al suo fianco, sciogliendo i dubbi di questi mesi. Si vedrà.
(Continua su Il Messaggero)

 

(Nella foto una promo Tim al Festival di Sanremo)