Pubblicato il 27/12/2021, 19:04 | Scritto da La Redazione
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Francia: la fusione TF1-M6 mette in allarme il mondo televisivo

Francia: la fusione TF1-M6 mette in allarme il mondo televisivo
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: i francesi sono preoccupati e si aspettano grandi rivoluzioni con l’anno nuovo. Secondo il quotidiano parigino “Le Figaro”: la fusione TF1-M6, la concentrazione dei media, la pressione di Netflix, l'impennata dell'app cinese TikTok sono gli elementi che cambieranno i codici del sistema audiovisivo.

2022, l’anno di tutti i pericoli per i media

Le Figaro, pagina 24, di E.R.

Questo è il dossier dei media del 2022! Dall’annuncio del progetto di fusione tra i gruppi TF1 e M6 nel maggio 2021, il mondo dell’audiovisivo è in subbuglio. Il dossier è all’esame sia dell’Autorità della concorrenza che del CSA (l’Autorità pubblica francese per la regolamentazione dell’audiovisivo). L’Autorità della concorrenza dovrà decidere se l’operazione che riunisce due gruppi che controllano il 70% delle entrate pubblicitarie televisive in Francia può essere accettata. E, in caso affermativo, quali rimedi dovrebbero essere imposti al futuro gruppo per mantenere una concorrenza leale sul mercato. Da parte loro, TF1 e M6 sostengono che è necessario considerare non solo il mercato della pubblicità televisiva, ma anche il mercato più ampio che comprende la pubblicità digitale controllata da Google e Facebook. Da parte sua, la CSA deve assicurarsi che il futuro gruppo non disponga di sette canali DTT, contro i dieci attuali.

Le discussioni sono serrate: Xavier Niel, il produttore Banijay, Canal+, il gruppo Altice Médias, l’Union des marques e altri attori sono contro questa operazione. Il gruppo Bouygues, che potrebbe diventare l’azionista di controllo della nuova entità, sa che i tempi sono stretti. Tutto deve essere completato prima del maggio 2023, data in cui le licenze di trasmissione di TF1 e M6 devono essere rinnovate. Se non c’è un accordo per allora, i due gruppi non potranno parlare di una fusione per altri cinque anni. La decisione dell’Autorità della concorrenza è prevista per ottobre 2022. Da parte sua, il CSA (che diventerà Arcom nel gennaio 2022) deve approvare la vendita di tre canali DTT e dare la sua approvazione o meno sull’intera operazione entro novembre 2022.

Cosa c’è sul piatto

Le trattative sono già in corso tra TF1 e M6, che offrono i canali Gulli, 6Ter, TFX e TF1 Séries Films. Gli acquirenti dovrebbero dichiararsi a fine gennaio per una vendita nel febbraio 2022. Gulli potrebbe valere tra 170 e 180 milioni di euro e gli altri canali circa 70-80 milioni. I gruppi Mediaset, Canal+, Mediawan, Alain Weill, NRJ, Daniel Kretinsky e Unique Heritage Media sarebbero in corsa. Ma alcuni attori, come Altice Media, chiedono che TF1 e M6 mettano sul mercato canali più potenti come TMC o W9.
(Continua su Le Figaro)

 

(Nell’immagine i loghi dei due gruppi)