Pubblicato il 08/10/2021, 15:03 | Scritto da La Redazione
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La Serie A non si fida dei dati d’ascolto diffusi da Dazn

Gli ascolti di Dazn: la lega di serie A chiede un tavolo tecnico

Il Manifesto, pagina 13, di Nicola Sellitti.

Cresce sempre di più l’attenzione intorno a Dazn. L’applicazione britannica che detiene i diritti tv della Serie A ora dovrà rispondere non solo (assieme a Tim, che fa da Telco) su qualità e ritardi della trasmissione delle partite di campionato, ma anche sulla rilevazione degli ascolti delle gare. Che sarebbero stati gonfiati fino al 50%, come ha scritto Il Fatto, una vicenda finita in Parlamento. E che ora viene affrontata dalla Lega di A, che ha chiesto un tavolo tecnico con Dazn per un approfondimento della situazione ascolti tv. Storicamente i dati tv sono monitorati da Auditel, un ente terzo ma Dazn ha preferito affidarsi a Nielsen. Si è arrivati a una verifica da parte della Lega di A dopo la discordanza sugli ascolti verificata in alcune partite, da Juventus-Milan (1,6 milioni di telespettatori per Dazn, 1,1 milioni per Auditel) oppure Lazio-Roma,1,2 milioni per Dazn, 765 mila per Auditel .

Insomma, non si diradano le nubi intorno all’app, nonostante la promessa di investimenti per migliorare la qualità delle immagini. Mentre all’assemblea di Lega non c’è stato alcun passaggio sulla richiesta arrivata da Sky, che ha detenuto i diritti del campionato per 18 anni, ai presidenti di A sulla cessione degli highlights del torneo non utilizzati da Dazn. Altri soldi sul tavolo, invitanti per le disastrate casse di buona parte delle società di A, un’arma che Sky usa per tornare in campo sul fronte dei diritti tv. A spingere su questa ipotesi sarebbero alcuni sponsor, come scritto dal Corriere dello Sport.
(Continua su Il Manifesto)

 

(Nella foto un evento di e-sport)