Pubblicato il 04/12/2023, 13:03 | Scritto da La Redazione

Amadeus a Sanremo: Come te nessuno, mai

Amadeus a Sanremo: Come te nessuno, mai
E niente. Una prece per i Jalisse, che hanno incassato la ventisettesima esclusione al Festival. Ci avevano riprovato con un "progetto forte», Ama li ha bocciati di nuovo. Roba da sofa dell'analista, o da Premio Resilienza e Arte. Di sicuro ritenteranno la sorte nel 2025, quando (ma non è detto) dovrebbe esserci un nuovo direttore artistico in Riviera. Così su Il Fatto Quotidiano.

“Ama” numero 5 farà notte

Il Fatto Quotidiano, di Stefano Mannucci, pag. 18

E niente. Una prece per i Jalisse, che hanno incassato la ventisettesima esclusione al Festival. Ci avevano riprovato con un “progetto forte», Ama li ha bocciati di nuovo. Roba da sofa dell’analista, o da Premio Resilienza e Arte. Di sicuro ritenteranno la sorte nel 2025, quando (ma non è detto) dovrebbe esserci un nuovo direttore artistico in Riviera. I Jalisse non sono gli unici trombati di peso: nella sua notte dell’Innominato, Amadeus ha tirato una riga su altri candidabili “classic” come Al Bano, Marcella Bella, Rita Pavone, Ermal Meta, il redivivo Mauro Repetto e parrebbe pure Patty Pravo. È che il Nostro ha vissuto settimane roventi con le cuffiette nelle orecchie per la scrematura finale delle centinaia di canzoni che gli erano state recapitate. Le ha ascoltate tutte, ripetutamente, si è reso per quanto possibile impermeabile al Manuale Cencelli della spartizione discografica e sordo alle lusinghe di management e potentati sparsi. Gliene erano rimaste 50, doveva dimezzarle. Chiuso nell’eroica solitudine delle decisioni solenni, ha salmodiato il mantra personale del “Fregatene della fama, premia la qualità dei pezzi”, e sciorinato un listone da 27 big (tutti, giurano, hanno scoperto dal Tg1 il loro destino) più i 3 giovani che emergeranno dalla gara dedicata del 19 dicembre. Per la disperazione di Fiorello, che oltre a essere stato cooptato perla finale di sabato 10 febbraio, vede affondare ancor più nelle tenebre il suo Viva Sanremo.

TRENTA CONCORRENTI: mai si era osato tanto. Orario di chiusura: certamente oltre le 2. Contenta la Rai, ormai adusa a stirare la “prima parte” del Festival fino alla mezzanotte, così da pompare ancor di più lo share e rassicurare gli inserzionisti, che pretendono per contrattounaplateatvdaoltreil 40 per cento. Dar torto a Viale Mazzini? L’anno scorso ha ammonticchiato 50 milioni di euro di ricavi in pubblicità Ora che il dado è tratto e il cast è fatto, partono le scommesse: chi premierà l’AmaV?A occhio, i bookmaker potrebbero puntare su Ghali (il vero colpaccio), impegnato in un derby da generazione mediterranea con Mahmood. Occorrerà ricordare a Salvini che entrambi sono nati nella sua Milano. Però come sottovalutare i “tormentonosi” dominatori delle classifiche come Annalisa, il neomelodico trapper Geolier, la figlia degna di cotanto padre Angelina Mango o i pirotecnici The Kolors? Non bastasse, ecco un altro vincitore di una passata edizione, Diodato, che finalmente vedrà l’Ariston pieno davanti a sé; i beniamini di Rail Volo, che minacciano di rinunciare a un cicinin di belcantismo per aggiornare le loro ugole, Mr.Rain al ritorno dopo un sorprendente terzo posto, o Sangiovanni reduce dal bonus di popolarità della serie con Verdone. Si diceva di Annalisa: con Emma e Alessandra Amoroso formano il team Amici Vintage, di quando la De Filippi costruiva ancor più solide realtà. La Amoroso, in flessione, si è decisa ad accettare la competizione dopo il monito di Amadeus: “I mieisuperospitisaranno solo quelli in gara” Spunta così lo strapuntino d’oro per i Negramaro: dopo l’eliminazionetra i giovani nel 2004 tornano a Sanremo per un quasi-tributo alla carriera. Tornano pure le immarcescibili Loredana Berté e Fiorella Mannoia, i due restanti Ricchi e Poveri, i middle-aged Renga e Nek. Nel saporito minestrone nazional-popolare, nessuna generazione deve essere lasciata indietro: largo ai giovani, cum grano salis. Non ci sono i trapper volgari, violenti e misogini, bensì ragazzi inquadrabili in una civiltà televisiva generalista: Alfa, Il Tre, Rose Villain e la campionessa della body positivity Big Mama. La presunta quota rosa conta otto soliste; il campo largo di quelli che puntano in alto include Irama, Fred De Palma, Gazzelle. Più Dargen D’Amico, che a XFactor era stato accusato da Morgan di essere organico al sistema pop. Come fosse un insulto.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

 

 

 

 

(Nella foto Fiorello e Amadeus)