Pubblicato il 31/05/2023, 10:09 | Scritto da La Redazione

La replica di Marina Berlusconi – Il first gentleman è il tramite tra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi

La replica di Marina Berlusconi – Il first gentleman è il tramite tra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi
Secondo il libro “I potenti al tempo do Giorgia”, di Paooo Madron e Luigi Bisignani, anticipato oggi su “Il Fatto Quotidiano”, il giornalista di Mediaset avrebbe agevolato l’alleanza tra la premier e la figlia dell’ex Cavaliere, numero uno di Fininvest.

Diritto di replica

Apprendo dal Fatto che in un libro di Luigi Bisignani e Paolo Madron si fa riferimento ai miei rapporti con il Presidente del Consiglio e alle decisioni prese da Palazzo Chigi relativamente a un processo che riguardava mio padre. Ci tengo a precisare che non ho mai parlato di vicende giudiziarie né con Giorgia Meloni né con persone a lei vicine.

Marina Berlusconi

Giambruno-Marina, asse per placare B.

Il Fatto Quotidiano, pagina 4, di Gianluca Roselli.

Una telefonata allunga la vita del governo. Quella tra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni. Per salvare l’esecutivo appena nato e farlo navigare in acque più tranquille, al riparo dagli attacchi di Silvio Berlusconi. Che però in cambio ottiene il ritiro della costituzione di parte civile da parte dello Stato nel processo Ruby ter, dove l’ex premier è imputato di corruzione in atti giudiziari. Un colloquio, quello di Marina e Giorgia, organizzato dal compagno della premier e giornalista Mediaset, Andrea Giambruno, in ottimi rapporti con la presidente Fininvest ma pure col capo di Mediaset, Pier Silvio. A rivelarlo è il libro l potenti al tempo di Giorgia, di Paolo Madron e Luigi Bisignani, in uscita oggi per Chiarelettere.

L’episodio – ultimo di uno scontro iniziato col boicottaggio forzista verso l’elezione alla presidenza del Senato di Ignazio La Russa – avviene nel febbraio scorso. Meloni è in partenza per Kiev, viaggio importantissimo per la collocazione atlantica della neo premier che ha gli occhi di Europa e Usa puntati addosso, e l’ex cavaliere se ne esce dicendo che «io a Kiev non sarei mai andato». Da lì la netta risposta di Zelensky in conferenza stampa: «Berlusconi non ha mai avuto la casa bombardata». Meloni torna dall’Ucraina livida e decide che, per interrompere lo stillicidio da Arcore, deve stabilire un contatto, non con Silvio, ma con la figlia. Così, grazie a Giambruno, telefona a Marina.

La telefonata

Nel colloquio, secondo Madron-Bisignani, «Meloni dice che il comportamento del padre è inqualificabile e che in quel modo sta sabotando il governo». A quel punto Marina, che si professa filogovernativa (pro domo aziende), cala l’asso e spiega all’interlocutrice che «per fermare il padre e la sua finta moglie occorre un segno tangibile dell’esecutivo che possa sollevarlo alla sua unica ossessione: i processi». Così, «a meno di un’ora dall’inizio dell’ultima udienza del Ruby ter, ordina all’Avvocatura dello Stato di ritirare la costituzione di parte civile: è il primo ramoscello d’ulivo».

 

(Nella foto Andrea Giambruno)