Pubblicato il 28/03/2022, 15:01 | Scritto da La Redazione
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Vivendi lascia in pace Mediaset (per ora), ma fa la voce grossa in Francia

Vivendi lascia in pace Mediaset (per ora), ma fa la voce grossa in Francia
Assalto (tra mille polemiche) al gruppo Lagardère. L’obiettivo è diventare l’editore numero uno del Paese. Antitrust permettendo. E con conseguenze sociali (ristrutturazioni, spin-off, licenziamenti) che preoccupano tutti. Così su "Le Monde".

Il comitato del Gruppo Lagardére per l’Opa di Vivendi

Le Monde, pagina 20, di Nicole Vulser.

La proposta di Opa di Vivendi su Lagardère è così vaga che i membri eletti del comitato del Gruppo Lagardère hanno sentito. Nel loro parere depositato presso l’Autorité des marchés financiers (AMF) martedì 22 marzo, scrivono che «non possono che prendere atto» di questa Opa, sottolineando «le loro preoccupazioni, ovviamente fondate, sulle conseguenze sociali ed economiche» di essa. Deplorano il fatto che «Vivendi [sia] rimasta totalmente opaca nelle informazioni fornite e sulle sue vere intenzioni per il futuro».

Segmenti critici

La fusione degli editori numero uno e due del mercato francese, Hachette Livre e Editis, «è molto difficile da prevedere senza imporre rimedi molto potenti (cessioni di entità) su quasi tutti i segmenti del mercato», dicono. La commissione teme «conseguenze sociali significative: nel migliore dei casi, il trasferimento dei dipendenti a un altro datore di lavoro», o anche «profonde riorganizzazioni» che porterebbero alla perdita di posti di lavoro. Nel settore della diffusione e della distribuzione, dove Editis e Hachette sono egemoni (circa il 65% di quota di mercato), «l’eventuale separazione delle attività di Interforum e Hachette Distribution appare eminentemente complicata e preoccupante dal punto di vista sociale», sottolinea il comitato aziendale del gruppo.

Sextant Expertise, la società di revisione contabile del gruppo, va oltre nel suo rapporto, anch’esso inviato all’AMF: «Una fusione, anche parziale, di Interforum e Hachette Distribution appare materialmente impossibile da prevedere, data la forte presa di queste due entità su questo segmento critico per gli editori e i librai indipendenti». Il comitato del gruppo si chiede anche se la divisione “travel retail” (negozi aeroportuali) non sarà «venduta non appena si troveranno condizioni di mercato più favorevoli». E si interroga sul «futuro a medio termine» della stampa, della radio e dei teatri. I membri di questo comitato ritengono che la dichiarazione di Vivendi per preservare l’integrità del gruppo Lagardère sia “poco o per nulla udibile”.

Sextant Expertise denuncia che Vivendi non le ha fornito «informazioni scritte sui suoi piani per Lagardère in caso di successo dell’offerta pubblica di acquisto». Calcola che la nuova entità Lagardère Publishing-Editis avrebbe una quota di mercato del 56% nell’industria editoriale francese.
(Continua su Le Monde)

 

(Nell’immagine il logo di Vivendi)