Pubblicato il 09/03/2022, 09:24 | Scritto da La Redazione

Zelensky premier nei tg, Zelensky comico su Netflix

Televisioni

ItaliaOggi, pagina 18, di Carlo Valentini.

Marc Innaro, corrispondente Rai da Mosca, non è stato nemmeno interpellato sulla decisione del vertice Rai di non trasmettere più corrispondenze da Mosca (come hanno deciso anche Mediaset e Ansa) per protesta contro l’aggressione all’Ucraina. Dice: «Fosse per me, sarei rimasto in onda. Sono un giornalista, lavoro fino a quando l’azienda non mi dice di fermarmi. O fino a quando mi arrestano». Quindi è in disaccordo sulla decisione aziendale e commenta: «Mi adeguo, ora sto organizzando il rientro dei nostri 4 inviati (2 a Rostov, al confine, e 2 a Mosca). Io e l’altro corrispondente, invece, dovremo decidere se rientrare a Roma o rimanere qui in ferie, queste sono le disposizioni che ci ha dato l’azienda. C’è chi aveva avuto da ridire ritenendo i suoi collegamenti troppo basati sulle fonti ufficiali russi.

Ma lui fa spallucce: «Mangio pane e Russia da quando ho 18 anni. E faccio questo mestiere da 30, ero già stato a Mosca nel 1994. Non ho avuto tempo in questi giorni di stare dietro alle polemiche, abbiamo dormito 4 ore per notte. Per me parla il mio lavoro, sono stato corrispondente a Mosca, al Cairo, a Gerusalemme durante l’Intifada. Faccio il mio mestiere». Aggiunge Giammarco Sicuro, inviato in Russia del Tg2: «Noi eravamo disponibili sia a continuare sia a rientrare nel caso in cui l’azienda ce l’avesse richiesto. La decisione che è stata poi presa non è sicuramente arrivata da un nostro input. Noi eravamo disponibili a continuare anche con i rischi che correvamo perché mi dispiace ora, visto anche quello che continuiamo a ricevere dai nostri collaboratori in Russia, non poter dare una voce più indipendente rispetto alla propaganda russa. Capisco però perfettamente la decisione presa dalla Rai, che dà il senso della gravità e della grandezza del conflitto».

(…)

Intanto Netflix si è accaparrata i diritti dello show Servitore del popolo, la serie televisiva che dal 2015 (tre stagioni, 51 episodi) ebbe come protagonista l’attuale presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. La trama, di genere grottesco, si è rivelata propedeutica alla sua carriera in politica, infatti interpretava un insegnante che condannava la corruzione del governo e il troppo potere dato agli oligarchi, ponendosi di fatto come alternativa e a sorpresa si ritrovava eletto presidente. Quando si dice la preveggenza…
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nella foto Volodymyr Zelensky)