Pubblicato il 01/02/2022, 15:02 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , , ,

Dazn, Nielsen, Digitalia ’08 (gruppo Mediaset) e Audiweb strapazzati da AgCom

Dazn, Nielsen, Digitalia ’08 (gruppo Mediaset) e Audiweb strapazzati da AgCom
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: tutto da leggere il testo della delibera dell’authority sul pasticciaccio brutto della Serie A. Con un diktat inequivocabile: per la stagione 2021-22 i dati di ascolto da utilizzare per la ripartizione dei diritti tv ai club di calcio dovranno essere esclusivamente quelli Auditel e per la stagione 2022-23 Dazn dovrà farsi rilevare da un Jic.

AgCom in pressing su Dazn

ItaliaOggi, pagina 16, di Claudio Plazzotta.

Leggendo nel dettaglio la delibera 18/22 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dedicata all’istruttoria sulla metodologia di rilevazione degli ascolti delle partite di Serie A da parte di Dazn, si assiste a un processo di demolizione del sistema Nielsen messo in piedi da Digitalia ’08 e Dazn per provare a fornire un dato di total audience al mercato nella stagione 2021-22. L’Autorithy presieduta da Giacomo Lasorella mette infatti in evidenza come non sia giustificabile da nessun punto di vista lo scostamento tra le audience fornite da Auditel per le partite viste sulle tv connesse e quelle fornite da Nielsen, con un intero girone di andata nel quale il dato Nielsen è superiore di oltre il 50% a quello Auditel, e con una tendenza della forbice ad allargarsi, con un +60% negli ultimi quattro match.

Come sottolinea l’Authority, su basi scientifiche sarebbe tollerabile al massimo uno scostamento dei dati del 10-15%. Rigettata anche la richiesta, da parte della concessionaria Digitalia ’08 (gruppo Mediaset), che raccoglie la pubblicità per il calcio di Dazn, di affidare ad Audiweb la rilevazione degli ascolti complessivi dei match su Dazn, poiché, come ricorda Agcom, quello è un Jic che presenta molte problematiche. Nonostante la stagione 2021-22 sia stata caratterizzata da un certo caos nel monitoraggio degli ascolti del calcio, Digitalia ’08 fa però notare, nel corso delle audizioni, che «dal punto di vista del mercato gli investitori pubblicitari stanno aumentando: da 110 della passata stagione a 145 nei primi due mesi della stagione in corso, perché sono aumentati gli eventi, con le tre partite in co-esclusiva, e perché ci sono due concessionarie pubblicitarie, Sky Pubblicità e Digitalia».

L’audizione di Sky

Ma è l’audizione di Sky quella che, dati alla mano, smonta completamente la rappresentazione del sistema Nielsen-Dazn: «Partendo dalla premessa che i comportamenti degli abbonati Dazn siano simili ai comportamenti degli abbonati Sky, si considera che Sky, a partire da una base potenziale di otto milioni di individui abbonati (appartenenti cioè a famiglie che potevano vedere le partite di Serie A), registrava un ascolto cumulato medio per giornata di campionato di cinque milioni. Rispettando una simile proporzione Sky afferma che per rilevare i 6,4 milioni di ascolto medio dichiarati da Dazn per giornata si dovrebbe avere una base utente di oltre 10 milioni, pari a circa 3,8 milioni di famiglie, se dividiamo tale numero per il numero medio di componenti per famiglia, Sky che sono circa 2,7».

Il dato di 3,8 milioni di famiglie che producono i 6,4 milioni di ascolto, secondo Sky, parrebbe un dato inverosimile se si pensa che sono circa due milioni gli abbonati dichiarati da Dazn: «Un simile dato di ascolto implicherebbe che il 100% delle famiglie Dazn dovrebbe guardare una partita per match day, quando è risaputo che ogni abbonato non guarda tutti i match day. Inoltre, per giustificare un tale dato detta famiglia avrebbe dovuto condividere il proprio abbonamento con un’altra famiglia, che a sua volta avrebbe dovuto guardare una partita per match day».
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nell’immagine il logo di AgCom)