Pubblicato il 24/11/2021, 19:04 | Scritto da La Redazione

Daniele Luttazzi: “La tv generalista è obsoleta. Servirebbero pubblicità distopiche, tipo queste…”

Ci sarebbe bisogno di pubblicità distopiche sulle reti generaliste

Il Fatto Quotidiano, pagina 14, di Daniele Luttazzi.

Programmi distopici come Black Mirror e Squid Game hanno reso obsoleta la tv generalista fino al ridicolo, ma qualunque filmato in Internet ormai riesce a seppellirla. Anche la creatività pubblicitaria, se paragonata alle novità distopiche, segna il passo. Le réclame continuano a essere più interessanti dei programmi tv, ma non ci vuole molto; e poi sono il prodotto di un branco di talenti (sondaggisti di mercato, psicologi, copywriter, art director, scenografi, direttori della fotografia, registi) che la stragrande maggioranza dei programmi tv si sogna, i soldi della produzione venendo dilapidati sulle star e sui format, invece che sui contenuti e sulla loro messa in piega.

Dovendo riempire di spettacolo le 24 ore, e risparmiare il più possibile, i network si affidano allora ai talk di attualità: giornalisti da mane a sera, ma i giornalisti non sono artisti, e stuccano rapidamente. Chi potrebbe scrivere pubblicità e varietà innovativi, dunque, da anni preferisce vendere la sua inventiva a settori più divertenti e danarosi, come i videogame, i film, e i fumetti da cui vengono tratti videogame e film. Dagli albori, il lavoro sporco del marketing (commerciale e politico) è lo stesso: trasformare il pensiero del consumatore in riflesso condizionato (per uno spin doctor, Renzi non è diverso da una saponetta) (e Renzi lo ha dimostrato con orgoglio); ma oggi la pubblicità, a corto di fantasia e di committenti audaci, arranca.

Spot distopici

L’ultimo trend è il greenwashing: per rendere simpatica la merce, la sposano a tematiche sociali e green, anche se si tratta di una corporation petrolifera o di un politico reazionario («Draghi è un grillino! Cingolani è un grillino! Mio figlio è un grillino!»). L’antagonismo artistico può opporsi a questa tirannia manipolatrice dirottando la pubblicità altrove: penso a quelli di Adbusters. Insomma, ci sarebbe bisogno di pubblicità distopiche sulle tv generaliste, magari durante Sanremo.

Tipo queste. Ipermercato: «Tutta la nostra frutta viene leccata ogni mattina da Gianni». Gioiello: «Simile al monile rinvenuto su dodici giovani assassinate di recente nei boschi della Lombardia». Bagnoschiuma: «Lavate via dal vostro corpo ogni traccia di sperma lasciata dal miglior amico di vostro marito».
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

(Nella foto Daniele Luttazzi)