Pubblicato il 16/11/2021, 19:04 | Scritto da La Redazione
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Ecco tutte le fake news dei no vax che vanno in tv

Ecco tutte le fake news dei no vax che vanno in tv
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: dai numeri gonfiati dei morti al vaccino paragonato a un veleno. Tutte le bugie dei santoni che fomentano le proteste.

Tutte le balle dei tele-negazionisti

Libero, pagina 2, di Francesco Specchia.

Veramente, ora basta. La patience s’est épuisée, ogni limite ha una pazienza, diceva Totò. Tutti noi vaccinati, fiduciosi nella scienza e in Mario Draghi, ne abbiamo abbastanza di – si scusi il tecnicismo – minchiate allo stato gassoso. E vorremmo oggi abbracciare il professor Aldo Grasso che, dalle colonne del Corriere della sera lancia una modesta proposta: una settimana di tv senza No Vax per bloccare la “pandemia dei non vaccinati”. La provocazione non sta nel bloccare le trasmissioni per i No Vax in grado di argomentare, di fornire accreditate evidenze scientifiche, di rispettare l’interlocutore. No. Basterebbe solo che Mediaset, Rai, La7, Discovery, Sky facessero cartello contro i latori di malafede; ed evitassero di dare tribuna a quei No Vax che a forza di bufale negano la realtà.

Mediaset, per esempio, sta già pensando al giro di vite sui suoi talk basta ai No Green Pass che sfiorano il terrapiattismo; potrebbero venire confinati in unico programma (si parla pur sempre di un buon 15% di audience “alternativa”). Ma esiste un drappello di opinionisti per i quali, alla prova del fact checking del riscontro fattuale, son palesi ignoranza e menzogna.

Gli emeriti prof

L’altra sera a Otto mezzo, un Massimo Cacciari (politicamente e culturalmente un mostro) si è perso dietro le tesi di un «emerito professore immunologo dell’Università di Nottingham», un ologramma della scena scientifica che dispensa anatemi sulla vaccinazione dei minori. Cacciari ha aggiunto «Io mi informo su Internet…»; l’avessero fatto i suoi studenti, sarebbero stati espulsi dalla scuole del regno. Prima ancora su La Stampa il prof aveva descritto tesi epidemiologicamente ardite: «È vero o no che in Israele e in Gran Bretagna molti dei decessi nell’ultimo periodo sono di persone che avevano già ricevuto la doppia dose è una fake news?»; senza rendersi conto che laddove – vedi Israele e UK- i vaccinati sono la maggioranza, nella misura in cui i vaccini non offrono una protezione del 100%, è matematico e previsto da subito che, via via che il numero dei vaccinati sale e quello dei non vaccinati scende, il numero dei decessi riguardi sempre di più persone vaccinate.

Idem per il mio amico Carlo Freccero, venerato maestro che, preso da zelo bastiancontrario, ha espresso dubbi sulle bare di Bergamo che probabilmente non contenevano le salme dei morti di Covid. Prima – altra fesseria smontata da Corrado Formigli in diretta a Piazzapulita Carlo aveva affermato, senza tema di smentita, che «i morti erano solo 3.783», associando il Green pass ai campi di concentramento. Con grande tempismo, Carlo ha fatto incazzare i parenti delle vittime, la comunità ebraica e gli estimatori del suo genio persosi nella cosiddetta teoria del “grande reset”.

I negazionisti

Teoria di cui si è reso fiero esponente, a diMartedì da Floris, Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, che ha dichiarato «il Covid non esiste, ci hanno ingannato per due anni», e stavolta s’è incazzato il Papa. Tornando al paragone aberrante vaccino-campi di concentramento: è un refrain dell’ineffabile Francesca Donato fuoruscita dalla Lega con gran sollievo di Salvini e ospite fissa dei programmi più casinisti, specie Non è l’Arena. Donato sulle fake news e sulle shit storm social contro i giornalisti (ne so qualcosa) è specializzata. L’ultima, buttata lì, con sicumera è «anche le persone che hanno controindicazioni mediche per ricevere i vaccini sono obbligate a farlo. E quando queste persone hanno effetti collaterali, anche molto gravi, non ricevono assistenza gratuita».

Dire che anche chi presenta controindicazioni al vaccino viene obbligato a riceverlo ovviamente non è vero; non è vero che chi non si vaccina perde il lavoro (può scegliere di fare il tampone, ma anche in caso di assenza ingiustificata non perderà il posto); né che chi sviluppa reazioni avverse non riceva assistenza medica gratuita. Maestra inarrivabile della fake è la vicequestora Nunzia Schilirò, ora abbandonata anche da Giletti per la quantità di fesserie propalate sia sanitarie sia giuridiche: «Il Green pass è incostituzionale», «perché viola l’articolo 36 del decreto 953 dell’Unione europea, istitutivo del green pass». Peccato che non esiste alcun articolo 36 del regolamento (non decreto) 953 dell’Ue, gli articoli sono in totale 17; esiste al massimo un “considerando” n. 36, che è però privo di forza giuridica… Sospesa dalla Polizia la Schilirò ora si abbandona – dicono – a performance salutistico/esoteriche. Comprensibile, d’altronde. La distorsione magica del reale è una caratteristica dei No Vax estremi.
(Continua su Libero)

 

(Nella foto Massimo Cacciari e Lilli Gruber)