Pubblicato il 28/10/2021, 17:04 | Scritto da La Redazione
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Amadeus: I Mäneskin saranno i nuovi Rolling Stones

Amadeus: «Fiero di loro Una carriera straordinaria senza montarsi la testa»

La Repubblica, pagina 37, di Silvia Fumarola.

«Voglio veramente bene a questi ragazzi», dice Amadeus, «ogni tanto ci messaggiamo e mi fa piacere perché quando gli scrivo, Damiano mi risponde subito anche a nome degli altri. Non si sono montati la testa, stanno facendo una carriera straordinaria e sono fiero di loro». Tutto è partito dal Festival di Sanremo, anno 2021, la vittoria della band con Zitti e buoni, il trionfo del rock sul palco dello show più tradizionale, popolare e seguito della Rai.

Dal palco dell’Ariston all’Eurovision allo show di Fallon: che effetto le fa da “zio” dei nipotini rock?
«Sono sempre stato un loro fan. Quando mi dicono: “Sei stato bravo a portarli a Sanremo”, rispondo: “Sono io che ringrazio i Mäneskin che mi hanno fatto ascoltare questa canzone”».
Non ha mai pensato: sono troppo avanti per il Festival?
«Mai. Mi sono detto: non posso non prenderli. Sono fortissimi, stanno conquistando il mondo. La scelta di essere internazionali è stata vincente, avevano le idee chiarissime. Sono rimasto folgorato dal brano, ricordo bene il giorno in cui sono andato alla Sony».
Racconti.
«Per il Festival vado direttamente dai discografici a sentire le canzoni, perché hanno impianti audio perfetti. Quando ho ascoltato i Mäneskin, volevo saltare di gioia, ho pensato subito: “Sono già sul palco dell’Ariston. Se questa canzone dovesse vincere Sanremo, il Festival sarà rivoluzionario”».

Lo è stato. Che cosa hanno di speciale?
«Tante cose, che messe insieme li rendono unici. Intanto l’autenticità di quello che fanno e che suonano. La musica che propongono è personale, sono giovani intelligenti, nessuno meglio di loro sa cosa vogliono. Hanno le idee chiare, un’immagine fortissima, la capacità di stare sul palco e la voce di Damiano è particolare. La forza psicologica di essere gruppo li rende speciali, hanno una determinazione rara se pensiamo che hanno 20 anni».
Una band di Roma che passa per Sanremo e aprirà il concerto dei Rolling Stones, che effetto le fa?
«Una sensazione fantastica, l’idea che i sogni si possono realizzare è qualcosa di meraviglioso. Vuol dire che anche il rock è tornato a essere attuale. Ai ragazzi che non facevano più rock, i Mäneskin hanno detto: credeteci e provateci. Non esiste un genere che non può arrivare a Sanremo, basta che sia ben rappresentato».
(Continua su La Repubblica)

 

(Nella foto i Mäneskin tra Fiorello e Amadeus)