Pubblicato il 20/10/2021, 11:34 | Scritto da La Redazione
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La Serie A non si fida dei numeri di Dazn: ascolterà Upa e Auditel

Serie A, in tre sul Medioriente

MF – Milano Finanza, pagina 16, di Francesco Bertolino.

La Serie A cerca una soluzione al rebus dei diritti televisivi in Medioriente. Secondo quanto risulta a MF – Milano Finanza, la Lega è pronta a conferire mandato esplorativo a tre intermediari: Kosmos, Img e Infront. La prima, Kosmos, è la società fondata dal calciatore del Barcellona, Gerard Piqué, e partecipata da Lionel Messi. Il gruppo si sta facendo strada nel business sportivo, mentre Img e Infront sono attive da anni nel settore e hanno già lavorato più volte con la Serie A. L’auspicio è che con la loro rete di relazioni i tre intermediari siano in grado di sbloccare una partita sempre più complessa e di guadagnare al campionato italiano almeno una parte dei 336 milioni assicurati dalla qatariota BeIn nello scorso triennio per l’area Mena.

La questione si intreccia con le trattative in corso con l’Arabia Saudita per la disputa della finale di Supercoppa a Riad, oggetto nei mesi scorsi di un carteggio fra la Confindustria del pallone e l’agenzia saudita Sela. Formalmente la diatriba verte sul tempismo dell’esercizio dell’opzione da parte dei sauditi sull’edizione 2021, ma la resistenza della Lega potrebbe rappresentare una posizione negoziale, volta a convincere la monarchia a presentare una proposta per i diritti tv della Serie A. Alla fine, comunque, la finale dovrebbe giocarsi a Riad anche perché i sauditi sono pronti a offrire 200 milioni per rinnovare l’accordo per sei anni (3+3) e ospitare una nuova Supercoppa a quattro squadre. Nel frattempo, comunque, la Serie A continuerà a trasmettere le partite nell’area Mena in modalità gratuita sul proprio canale YouTube grazie all’accordo stipulato con Google.

Il caso Dazn

All’assemblea dei presidenti di ieri hanno peraltro preso parte anche manager di Dazn e Publitalia che hanno rassicurato i club sull’andamento degli ascolti e della raccolta pubblicitaria del campionato italiano. I rappresentanti delle due aziende, rimarca una nota della Lega, hanno illustrato «la metodologia di misurazione delle audience, in aumento in queste prime 7 giornate del 10% rispetto allo stesso periodo dell’ultima stagione confrontabile, quella pre-pandemia». Riscontri positivi sono arrivati anche sul fronte della raccolta pubblicitaria «con l’ad di Publitalia, Stefano Sala, che ha confermato la crescita del numero di aziende investitrici e del volume di ricavi legato agli investimenti sul campionato di Serie A Tim, sempre in confronto con la stagione 2019-2020».

Resta però da risolvere il problema della misurazione degli ascolti che la Legge Melandri vorrebbe certificati da Auditel, mentre Dazn ha deciso di affidare a Nielsen. Da questi dati dipende la ripartizione di circa 100 milioni fra le società che perciò esigono presto chiarezza. Per trovare una via d’uscita, secondo indiscrezioni, alcuni attori coinvolti stanno studiando una modifica delle norme in materia che si inserirebbe in un più ampio progetto di riforma della Legge Melandri. Al momento, filtra però da fonti qualificate, per il governo la revisione del decreto del 2008 non è all’ordine del giorno.
(Continua su MF – Milano Finanza)