Pubblicato il 04/06/2021, 19:02 | Scritto da La Redazione

Il digitale mangia tutto, anche la Tv

Il digitale mangia tutto, anche la Tv
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: gli investimenti pubblicitari sull’online continuano a crescere. E, dopo aver mandato in tilt la carta stampata, ora insidiano il piccolo schermo.

Il digitale si divora la pubblicità

MF – Milano Finanza, pagina 15, di Andrea Montanari.

I mezzi digitali fagocitano sempre più pubblicità andando a erodere costantemente le quote di mercato degli altri mezzi di informazione e comunicazione tradizionali. Il trend già emerso a fine 2020 con i player tecnologici, guidati da Google e Facebook, che avevano totalizzato una raccolta complessiva di 3,28 miliardi, il 41,9% del totale, rispetto al 41,6% della televisione, accelera anche in questa prima parte d’anno. Perché come è emerso dai dati rilevati dalla società Reply per l’Osservatorio FcpAssointernet a fine aprile gli investimenti in advertising destinati ai mezzi digitali tradizionali sono ammontati a 136,78 milioni, in rialzo del 17,7% rispetto ai primi quattro mesi del 2020 (la pandemia aveva però impattato in maniera significativa su marzo e aprile di un anno fa) e in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2019 (-3,9%) e del 2018 (-2,8%).

Ma è soprattutto il dato relativo al singolo mese di aprile che ha dato il segnale del balzo dell’online: 38,61 milioni, +60,1% sul singolo mese del 2020 e facendo registrare un significativo +9,3% rispetto ad aprile 2019 e avendo raggiunto, infine, la soglia degli investimenti di aprile 2018 (38,67 milioni). Se ai numeri del canale digitale tradizionale si va a sommare quello, purtroppo sconosciuto, dei giganti americani a partire da Google e Facebook, si evince chiaramente che l’online sta conquistando fette sempre più ampie di budget delle aziende che investono sul mercato italiano. E se il motore di ricerca più diffuso al mondo, guidato in Italia da Fabio Vaccarono (il suo nome era circolato nelle scorse settimane per il molo di ad e dg della Rai, ma il manager non lascerà Google), è accreditato di una raccolta di 1,4-1,5 miliardi, il social network fondato da Mark Zuckerberg e gestito, in Italia, dal country director Luca Colombo, ha raggiunto la soglia del mezzo miliardo su base annua. Tra l’altro va aggiunto che i dati relativi al 2020 delle due branch nazionali dei big d’Oltreoceano non sono stati pubblicati. La crescita esponenziale dell’online va a intaccare la leadership ancora oggi indiscussa della televisione che, a fine marzo, pesava per il 72% dell’intero mercato italiano.
(Continua su MF – Milano Finanza)