Pubblicato il 08/12/2020, 14:33 | Scritto da La Redazione
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Mediaset-Vivendi: le ultime occasioni per trovare un accordo

Mediaset-Vivendi: le ultime occasioni per trovare un accordo
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il tempo per una mediazione finale tra il Biscione e il gruppo francese sta per scadere.

Mediaset e Vivendi, in scena la mediazione finale

Il Sole 24 Ore, pagina 17, di Andrea Biondi.

È corsa contro il tempo nell’interminabile saga Mediaset-Vivendi per trovare un accordo. Che però al momento non solo non c’è, ma è anche lontano. E rischia di allontanarsi ancora di più se la fase di stallo non sarà superata prima che la partita sui risposti nelle aule di tribunale. Ma le lancette corrono inesorabili. E in tutte le analisi e ricostruzioni ascoltate dal Sole 24 Ore, un concetto è condiviso: quando la parola passerà agli avvocati, addio ai sogni di un’intesa cui vertici delle due aziende e prime linee hanno lavorato da inizio settembre. Del resto il film, in questo caso, sarebbe già visto. Dalla call settembrina fra l’ad Mediaset Pier Silvio Berlusconi e quello di Vivendi Arnaud de Puyfontaine – seguita alla vittoria dei francesi, con la Corte Ue che ha bocciato la normativa italiana che ha portato Vivendi a segregare nel trust Simon un 19,19% della sua quota in Cologno – non si è giunti ad alcun risultato.

E ora è come se ci si trovasse in uno stato paradossale in cui i due contendenti valutano il fattore tempo un nemico (dell’accordo), ma anche un po’ alleato. Per il 16 dicembre è fissato un primo redde rationem con l’udienza al Tar sul destino della delibera Agcom 178/17/CONS che ha portato al congelamento delle quote di Vivendi in Mediaset. L’Avvocatura dello Stato ha chiesto al Tar di rinviare la decisione. La valutazione è legata all’entrata in vigore (dal 4 dicembre) della norma “salva Mediaset” che prevede un regime transitorio di sei mesi con poteri di istruttoria (fino a sei mesi) dati ad Agcom sulle operazioni sensibili che riguardino soggetti che operino «contemporaneamente» nel mercato di media e Tlc, come Vivendi primo azionista in Tim con il 23,9% e secondo in Mediaset (28,8% e 29,9% dei diritti di voto, ma in parte segregati nel trust Simon Fiduciaria).

In attesa dell’Agcom

Fino a che l’Agcom non abbia terminato il suo procedimento sul caso, è meglio non decidere, è in estrema sintesi la conclusione dell’Avvocatura dello Stato sulla quale Vivendi c’è da giurare che sia pronta alle barricate facendosi forte della pronuncia positiva della Corte Ue dello scorso 3 settembre. Agcom nel frattempo ha preparato la delibera 640/2o2o/CONS per mettersi in pari con le novità normativa del “salva Mediaset” e con ogni probabilità nella prossima seduta del Consiglio, prevista il 14 dicembre, dovrebbe avviare l’istruttoria. Il 14 dicembre è però anche la data in cui i legali delle due parti (Bonelli Erede segue Mediaset e Cleary Gottlieb invece Vivendi) presenteranno le memorie conclusionali sulla causa civile Mediaset-Vivendi per il mancato rispetto del contratto d’acquisto di Premium e “scalata ostile”.

 

(Nella foto le sedi Mediaset e Vivendi)