Pubblicato il 24/04/2017, 15:32 | Scritto da Tiziana Leone

Antonio Campo Dall’Orto: Con il Giro d’Italia triplicheremo la pubblicità

Antonio Campo Dall’Orto: “Per la Rai il Giro d’Italia è soprattutto racconto del Paese”

Seduti uno accanto all’altro nella sala degli Arazzi di Viale Mazzini, Urbano Cairo e Antonio Campo Dall’Orto raccontano il loro Giro d’Italia. Parlano di quei giorni lontani passati ad aspettare l’arrivo dei corridori, delle corse per accaparrarsi i cappellini dei ciclisti, della bellezza di un evento capace di unire il Paese. Immagini bucoliche e gloriose si estendono nell’aria per celebrare i Coppi e i Pantani, per ricordare chi non c’è più e quella Rai che era lì, sempre lì con le sue telecamere in bianco e nero prima, a colori poi per raccontare quel mondo che dal caldo torrido della Sicilia passava alla neve delle Tre Cime di Lavaredo.

Poi arriva la domanda. Era proprio necessario per la Rai sborsare venti milioni di euro a Urbano Cairo per accaparrarsi il Giro d’Italia? E tutta la poesia di uno sport basato sulle cosce, sulla schiena e sulle spalle, non c’era anche il doping? Ah è poco poetico? Comunque non siamo qui per parlare di droghe, ma per celebrare i 100 anni del Giro d’Italia, insomma tutta quella magia lì si disintegra in un nanosecondo tuttoattaccato.

Cairo, da bravo imprenditore, aveva provato a evitare il discorso partendo con: «Abbiamo stretto con la Rai un contratto di due anni, poi si rifarà la trattativa, avrà il diritto di negoziazione e l’ultimo rifiuto, però era importante valorizzare il Giro, dargli la visibilità necessaria anche dal punto di vista tecnologico».

Ma non è bastato. E così al direttore generale della Rai è toccato scendere dalle cime di Lavaredo e aprire i consuntivi per raccontare quanti soldi pubblici ha speso per garantire agli italiani e ai 194 Paesi del mondo per un totale di 840 milioni di potenziali spettatori le immagini del Giro numero cento. In questo video di TvZoom Campo Dall’Orto dà i numeri, quelli veri, del Giro e chiarisce i motivi che spingono una media company a scegliere di sborsare determinate cifre per un evento.

GUARDA IL VIDEO

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto, da sinistra, Antonio campo Dall’Orto e Urbano Cairo)