Il parco uffici è quasi vuoto. A chilometri di distanza, i casinò lampeggiano e suonano. Ma questo posto sembra poter essere ovunque nell'America dei biscotti. Non c'è un'insegna sulla porta a vetri, ma all'interno, in un angusto retrobottega dietro una miriade di cavi e una scrivania minimalista, sta accadendo qualcosa di intrigante. Così Manuel Roig-Franzia sul Washington Post.