Anche la Rai, dopo Mediaset, diventa un affare di famiglia
Il Giambruno Rai è Pacchetti. Inguaiala moglie, promuove l’amico
Il Foglio, di Carmelo Caruso, pag. 8
Il Giambruno minore, che Pacchetti ha indicato caporedattore del Tgr Sardegna (è stato comunicato alla redazione) è Ignazio Artizzu. E’ marito di Incoronata Boccia, a sua volta, nominata vicedirettrice del Tg1. Lui è della Lega, lei di Fdi. Ormai è noto: in Rai, e al governo, si fanno le riunioni e lavatrici insieme. Era da settimane, da quando Artizzu è rientrato in Rai (e si capirà perché) che si ragionava della sua nomina, ma è sembrato troppo pure all’Usigrai, il sindacato impegnato ad ascoltare, ogni mattina, su Radio 1, Marcello Foa, Barbie stramba (ieri ha offerto asilo radiofonico a Massimo Citro Della Riva, il medico sospeso dall’Ordine, uno svalvolato antivaccinista). Da quarantacinque giorni, Artizzu si è dimesso da capo ufficio stampa del governatore sardo Solinas. Anche lui è leghista. Insieme hanno condiviso la campagna elettorale, campagna che ora, Artizzu, gli vuole apparecchiare da caporedattore del Tgr Sardegna. Per due legislature, Artizzu è stato consigliere della Lega (nel 2004 e nel 2014) e, se solo i sardi, nel 2019, non lo avessero bocciato, ne avrebbe fatto una terza. Come detto è solo un Giambruno minore, del minore, e non merita spazio se non come prova che la Tgr è un’altra emergenza Rai, come lo è Rai news e come gli ascolti, a partire da quelli di Agorà, il programma mattutino di Rai 3 che segna il rosso (e non sono i comunisti) sceso al tre per cento di share. Al Tgr sono 850 giornalisti allo sbando, guidati da un direttore come Casarin, uno che ha collezionato due sfiducie in due anni, 2021 e 2022, e che in Rai chiamano “chi l’ha visto?”.
Il suo facente funzione è il Giambruno Ken Pacchetti, un direttore che abbiamo trascurato, un flâ.neur. E’ dal 2018 che, come Goethe, viaggia in Italia. Fa il giro delle sedi locali, ovviamente in missione Rai, e si fa fotografare come i cinesi in osteria. In Toscana, dove dovrebbe andare (la redazione parla di “atteggiamenti aggressivi, autoritari, intimidatori” del caporedattore) si guarda bene dal trasferirsi. A Genova, si immortala dentro l’ascensore, mentre in Piemonte offre un assaggio della sua lingua forbita: “Vista incantevole, tempo demmerda”. Da anni confonde la direzione del Tgr per il programma Linea Verde e non si capisce perché, Angelo Mellone, il direttore patriota Rai del day time, il Soldati poesia e provolone, non gli abbia ancora affidato un programma di territorio. Quando la redazione intera del Tgr ha sfiduciato il suo compagno di banco, Casarin, e dunque pure lui, Pacchetti, che usa i social così come Foa usa il microfono, ha risposto: “Fatti e non pugnette”.
(Continua su Il Foglio)
(Nella foto Ignazio Artizzu)