Pubblicato il 10/03/2023, 19:01 | Scritto da La Redazione

A distanza di un mese cosa è rimasto di Sanremo 2023?

A distanza di un mese cosa è rimasto di Sanremo 2023?
Lo scatto emblematico che riassume l'evoluzione odierna del festival di Sanremo non è tanto il selfie di Chiara Ferragni, ma addirittura la foto di scena dello stesso. Così Fabio Benincasa su Formiche.

Sanremo, Mattarella e l’identità collettiva

formiche, di Fabio Benincasa, pag. 77

Lo scatto emblematico che riassume l’evoluzione odierna del festival di Sanremo non è tanto il selfie di Chiara Ferragni, ma addirittura la foto di scena dello stesso. L’immagine, largamente fatta circolare dalle agenzie, mostra la nota influencer nell’atto di scattarsi una foto con il cellulare, insieme al presidente Mattarella e sua figlia, Laura, a Morandi e Amadeus. L’effetto di mise en abîme è vorticoso: da una parte il selfie dell’influencer cattura il mondo circostante rendendolo consuma bile per il suo pubblico, dall’altro la foto di scena cattura a sua volta l’atto, riportandolo sotto l’egida di un’ufficialità apparentemente opposta all’informalità del gesto iniziale. In molti si sono stupiti della presenza, invero molto discreta, del presidente della Repubblica al teatro Ariston. In realtà è normale da tempo che i capi di Stato presenzino non solo a manifestazioni di alta cultura, per esempio una prima alla Scala, ma anche ad avvenimenti molto più popolari come la finale di una partita importante. In molti si ricordano l’esplosione di entusiasmo di Mattarella per la vittoria agli Europei di calcio del 2021.

In questo caso è chiaro che la presenza istituzionale va a marcare un’importanza dell’evento per l’identità nazionale. Sanremo non era ancora assurto ufficialmente a momento collettivo di identificazione nazionale, ma la presenza di Mattarella (e di influencer importanti come i “Ferragnez” ) ha definitivamente certificato la mutazione di uno spettacolo a cerimonia celebrativa rituale. Ora sembra che Sanremo sia stato sempre importantissimo a livello nazionale ma, soprattutto dal punto di vista televisivo, c’è stata un’epoca in cui concorreva con la popolarità di altri concorsi canori come Canzonissima o Festivalbar, magari spiccando per prestigio ma risultando anche un po’ paludato e ingessato nel paragone. Con la frantumazione postinoderna dei pubblici televisivi, Sanremo è rimasto uno dei pochi spettacoli vecchio stile, che si sentono in dovere di guardare tutte le nicchie di pubblico. Non certo per la musica o i contenuti, diluiti in un tempo talmente dilatato che all’estero viene considerato incredibile per una trasmissione del XXI secolo. In realtà Sanremo si è trasformato in una cerimonia di identificazione collettiva come il cenone di Natale con i parenti.
(Continua su Formiche)

 

 

 

(Nella foto un momento di Sanremo 2023)