Pubblicato il 01/02/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Spotify sulle montagne russe

Spotify sulle montagne russe
Le perdite di Spotify sono aumentate nell'ultimo trimestre, dopo che una serie di assunzioni durante la pandemia ha fatto lievitare i costi del pioniere dello streaming musicale.

Aumentano le perdite di Spotify dopo la crescita eccezionale delle assunzioni durante la pandemia

Financial Times, di Anna Nicolau, pag. 9

Le perdite di Spotify sono aumentate nell’ultimo trimestre, dopo che una serie di assunzioni durante la pandemia ha fatto lievitare i costi del pioniere dello streaming musicale. La perdita del quarto trimestre di 270 milioni di euro è aumentata rispetto ai 39 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre i costi operativi del gruppo sono aumentati del 44%. Daniel Ek, amministratore delegato, ha recentemente ammesso che il gruppo di streaming e media è stato “troppo ambizioso” durante la pandemia, quando le chiusure nelle grandi economie hanno fatto sì che i consumatori trascorressero più tempo online, spingendo le aziende tecnologiche a espandersi in modo aggressivo. Mentre le perdite di Spotify sono aumentate nell’ultimo trimestre, l’azienda statunitense ha registrato 10 milioni di nuovi abbonati nel periodo, portando il numero di abbonati a pagamento a 205 milioni e gli utenti totali a 489 milioni. I ricavi dell’ultimo trimestre sono aumentati del 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 3,2 miliardi di euro, in linea con le previsioni degli analisti. Il colpo ai profitti arriva una settimana dopo che Spotify ha dichiarato di voler tagliare il 6% della sua forza lavoro, circa 600 persone.

Meta, Alphabet e Microsoft sono tra i grandi gruppi tecnologici che hanno annunciato piani di riduzione del personale quest’anno. Ek ha dichiarato che “col senno di poi, sono stato troppo ambizioso nell’investire prima della crescita dei nostri ricavi”. In una presentazione agli investitori, ieri Spotify ha dichiarato che “questi investimenti riflettono in gran parte varie iniziative di crescita che sono state autorizzate verso la fine del 2021”. Per l’intero 2022, Spotify ha registrato una perdita netta di 430 milioni di euro su un fatturato di 7 miliardi di euro. In confronto, l’anno scorso l’azienda aveva perso 34 milioni di euro su un fatturato di 9,7 miliardi di euro. Spotify, che oggi vanta quasi mezzo miliardo di utenti, da tempo fatica a tradurre la sua popolarità e la sua portata in un’attività redditizia. Il gruppo paga circa il 70% dei suoi ricavi ai proprietari della musica presente sulla piattaforma. Per compensare le difficoltà finanziarie del suo core business, Spotify si è spinto in settori diversi dalla musica, investendo miliardi di dollari in un’ambiziosa espansione nel podcasting. Inizialmente Wall Street ha accolto con favore la scommessa di Spotify sui podcast, ma gli investitori sono diventati insofferenti nei confronti di questa strategia, a causa dell’aumento dei tassi di interesse e della flessione dei mercati azionari. Le azioni di Spotify sono scese di oltre il 70% rispetto ai massimi pandemici di due anni fa e la più grande società di streaming musicale al mondo è ora valutata circa 19 miliardi di dollari.
(Continua sul Financial Times)

 

 

 

(Nell’immagine il logo di Spotify)