Pubblicato il 11/11/2022, 15:04 | Scritto da La Redazione
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Toh! Mediaset e Vivendi di nuovo nemiche

Toh! Mediaset e Vivendi di nuovo nemiche
Secondo il quotidiano El Mundo i due gruppi si starebbero contendendo il gruppo editoriale spagnolo Prisa, editore di El País, As e Cadena Ser e appesantito da un debito milionario. Al Biscione interessano soprattutto le radio e la raccolta pubblicitaria. Ma sarà dura…

Amber e Vivendi tentano di svolgere un ruolo maggiore in Prisa

El Mundo, di Eduardo Fernandez, pag. 28

Mentre si consumava la fine di Paolo Vasile come amministratore delegato di Mediaset España, il gruppo Berlusconi assisteva a Milano alla proposta di entrare in Prisa. Joseph Oughourlian, presidente del gruppo mediatico, ha sottolineato l’interesse che l’editore di El País, As e Cadena Ser ha suscitato nella famiglia di investitori italiani. Gli azionisti di Prisa stanno affrontando un riassestamento in vista dell’imminente (e prioritario) aumento di capitale, che apre le porte a nuovi soci e che, secondo fonti di EL MUNDO, dovrebbe aggirarsi tra i 120 e i 150 milioni di eum. Il finanziere parigino, fondatore del fondo che è diventato il principale azionista di Prisa (Amber Capital), ha intensificato i contatti con gli investitori per far fronte all’aumento dei tassi di interesse che sostengono il debito del gruppo, pari a 915 milioni di euro a fine settembre. Lo ha annunciato Oughourlian nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione, che riunisce gli azionisti che ora devono decidere se, con l’aumento, manterranno il loro peso o preferiranno essere diluiti. Secondo fonti azioniste consultate da questo giornale, la grande maggioranza del capitale è favorevole all’operazione e sarebbe presente.

Così, almeno Amber Capital (29,8%), Vivendi (9,9%), Grupo Alconaba (7%) e Carlos Slim (4,3%) sarebbero disposti a mantenere o addirittura aumentare la loro presenza nel gruppo mediatico in cui sono presenti anche la famiglia fondatrice Polanco (7,6%) e il Banco Santander (4,1%), Lo sceicco Catan Khalid Thani Abdullah Al Thani (4,9%) e un’uscente Telefónica (1,9%), tra gli altri che non hanno esplicitato il loro sostegno. Tuttavia, ci si aspetta nuova linfa Oughourlian sta esplorando diverse strade (come altri fondi esterni ad Amber) e una di queste è stata Mediaset, come ha riportato El Confidencial. Non appena EL MUNDO ha annunciato la partenza di Vasile dalla Spagna, nel bel mezzo dell’acquisizione da parte della casa madre italiana, diverse voci del settore si sono affrettate a sottolineare il buon adattamento delle attività di entrambi i gruppi in Spagna. Aneddoticamente o meno, lo scorso giugno è emersa una partecipazione di Oughourlian dell’1,36% nel capitale di Mediaset España. Questo giornale è a conoscenza della conversazione avvenuta a Milano il mese scorso, ma finora senza esito. Diverse fonti di Prisa ritengono che si sia raffreddato un ingresso italiano nel suo azionariato, al momento improbabile, e ricordano che il suo presidente è in contatto con Mediaset nell’ambito del suo regolare lavoro finanziario (Amber ha addirittura un ufficio a Milano). Inoltre, se il governo socialista di Pedro Sánchez ha neutralizzato i progressi di Vivendi a Prisa perché si tratta di un gruppo straniero (e al suo uomo forte Vincent Bolloré viene attribuita una posizione ideologica di destra), ci sono pochi argomenti per favorire lo sbarco a El País dell’impero mediatico dell’ex premier italiano Silvio Berlusconi. Né Mediaset Italia né Prisa hanno dato una risposta ufficiale alle domande di EL MUNDO su questi contatti. In particolare, Vivendi intendeva aumentare il suo capitale in Prisa al 29,9%, ma il governo ha fissato un limite del 45% per gli investimenti esteri congiunti di Amber Capital e Vivendi, secondo le fonti di questo giornale.
(Continua su El Mundo)

 

 

 

(Nella foto Mediaset e Vivendi)