Pubblicato il 11/05/2022, 17:02 | Scritto da La Redazione

La Spagna fa ponti d’oro (fiscali) ai giganti del business Tv

Esca fiscale per Netflix: detrazione del 30% e fino al 50% nelle Canarie

El Mundo, pagina 31, di Eduardo Fernàndez.

Il governo, fermo nel suo rifiuto di un abbassamento generalizzato delle tasse, ha un piano di benefici fiscali che questa settimana ha attirato circa 40 dirigenti delle grandi società audiovisive nordamericane, dai classici studi cinematografici – oggi trasformati in conglomerati audiovisivi – ai giganti dello streaming – comprese piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video. In particolare, a partire dal 2020 e grazie alla formula del Real Decreto Legge, è possibile dedurre il 30% dell’Imposta sulle Società sul primo milione di euro investito in Spagna per le produzioni audiovisive, il 20% sull’eccesso di tale importo e fino a un massimo deducibile di 10 milioni.

Queste condizioni, offerte dal governo Sanchez, lasciano indietro le cifre che esistevano quando Mariano Rajoy era presidente del Paese: 20% deducibile sul primo milione di euro, 18% da quell’importo e un tetto fissato a 3 milioni. I termini attuali sono estremi nelle Isole Canarie, che eccezionalmente permette il 50% sul primo milione, il 45% da quell’importo e un totale deducibile di 20 milioni, secondo i dati di settore raccolti da El Mundo e confermati dal Ministero delle Finanze diretto da María Jesus Montero.

Assist ai colossi

Infatti, secondo fonti di questo giornale, il direttore generale delle imposte, María José Garde, ha incontrato ieri i rappresentanti del settore audiovisivo nordamericano, per i quali il trattamento fiscale è fondamentale. Allo stesso modo, il vicedirettore generale per la gestione e il coordinamento dei flussi migratori, Teresa Victoria Udaondo, ha potuto chiacchierare con i rappresentanti statunitensi, tra cui dirigenti come Veronica Sullivan, vicepresidente senior della NBC Universal, e Brendan Fitzgerald, suo omologo alla Sony.

La delegazione fa parte della centenaria Motion Picture Association (MPA), che comprende i cinque maggiori studios (Paramount, Warner Bros Discovery, Walt Disney, NBC Universal e Sony Pictures) e il gigante dello streaming, Netflix. Il viaggio dura circa una settimana ed è iniziato domenica, con un ricevimento guidato dalla vicepresidente economica Nadia Calviño e dal ministro dell’Industria, del Commercio e del Turismo, Reyes Maroto. Ieri, la regina Letizia ha presieduto un briefing e poi i dirigenti hanno partecipato a un pranzo guidato dal presidente stesso, Pedro Sánchez.

Gita fiscale

Oggi visiteranno gli studi che Secuoya ha costruito a Tres Cantos, che sono il più grande spazio di registrazione Netflix di tutta l’Unione Europea. Mercoledì, la delegazione si recherà a Siviglia, dove la serie Game of Thrones (HBO) è stata girata per la prima volta, e nel fine settimana, ci sarà una visita a Las Palmas de Gran Canarias e Santa Cruz del Tenerife, luoghi attraenti per le loro alte temperature e, ora anche, detrazioni fiscali. Secondo fonti presenti alle riunioni, è stato commentato che la sfortunata invasione dell’Ucraina non fa che favorire il tentativo della Spagna di posizionarsi come palcoscenico europeo minando i vantaggi fiscali e commerciali dell’Europa orientale.

La visita in Spagna è stata organizzata da ICEX-Invest in Spagna, con María Peña come CEO, e dalla Spain Film Commission, presieduta da Carlos Rosado. Sánchez si era già recato a Los Angeles lo scorso luglio, quando ha incontrato anche i dirigenti del settore per presentare il piano Spagna, Hub Audiovisivo d’Europa, con 1.603 milioni di euro di investimenti pubblici fino al 2025 e che mira ad aumentare la produzione nel paese del 30%.
(Continua su El Mundo)

 

(Nella foto gli studios Tres Cantos)