Pubblicato il 06/05/2022, 15:03 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Ecco la nuova Rai disegnata da Carlo Fuortes

Ecco la nuova Rai disegnata da Carlo Fuortes
Meno talk show, strisce di approfondimento giornalistico, storie di imprenditori di successo, un occhio reale sui giovani, musica e lo sviluppo anche delle radio. Su “Il Foglio” la sintesi del documento programmatico.

Ecco la nuova Rai

Il Foglio, pagina 4, di Carmelo Caruso.

Meno stalla televisiva e più “approfondimento” intelligente. Le grandi storie degli imprenditori italiani su Rai1 in seconda serata. Volti diversi per l’informazione: Ilaria D’Amico, Monica Giandotti, Giorgio Zanchini e Marco Damilano. Una striscia di ironia per irridere i talk ideata da Saverio Raimondo. È questa la Rai che si prepara. In un documento dal titolo Atto di indirizzo per la definizioni delle linee guida sul contenuto del contratto di servizio 20s2-2028 sono contenute le “priorità”, gli “obiettivi strategici” della prossima tv di Stato.

La riga destinata a modificare i palinsesti è questa. Si trova al paragrafo 42: «Si rafforza l’offerta dei contenuti di approfondimento giornalistico». È la bussola strategica del testo redatto dal governo e dagli uomini di Mario Draghi. Non pensano di rovesciarla, ma confidano di aggiustarla. Il governo Draghi immagina la Rai così. Sono chiamate “linee guida”. Si tratta di 13 pagine di ambizioni e di sfide che l’amministratore delegato Carlo Fuortes deve vincere. Sono a cura del ministero dello Sviluppo economico.

Strategia medio termine

È l’atto che prepara il rinnovo del contratto di servizio per il quinquennio 2017-2022 ed entrerà in un prossimo Cdm. Il contratto attuale andrà a scadenza il prossimo 7 marzo 2023. Nella “premessa” e nel “contesto di riferimento” sono fissate le ragioni che devono rendere ancora valido il matrimonio tra gli italiani e la Rai. Ecco perché, si legge, per «affrontare le nuove trasformazioni del mercato, e in particolare della domanda, si rende necessaria una pronta risposta per arricchire i contenuti informativi».

Si passa dunque alle tre principali direttrici che dovrà seguire l’amministratore delegato. La scelta di nominarlo è ancora fortemente difesa da Palazzo Chigi e le linee guida servono ad aiutarlo nel compito. La prima direttrice è la sostenibilità economica, l’efficienza aziendale e la razionalizzazione della spesa. È una richiesta del ministro Giancarlo Giorgetti insieme all’obiettivo di «diffondere e incoraggiare lo sport e stili di vita sani e la promozione dell’Italia turistica e culturale».

Le altre linee guida

La seconda è «favorire princìpi di inclusività, sostenibilità con particolare riguardo alle sfide della transizione digitale». Terza: «Gli obiettivi devono essere misurabili». Come anticipato, il grimaldello che può permettere di aprire la vecchia Rai è il paragrafo 4.2. Si recita che il contratto dovrà essere «propedeutico alla riaffermazione della leadership Rai rafforzando l’offerta dei contenuti di approfondimento giornalistico e valorizzando la specificità e la riconoscibilità nell’ambito dell’offerta editoriale complessiva». Equivale a meno talk show. Entra come novità anche la «narrazione di storie imprenditoriali». Sono le epiche degli italiani di talento e fantasia. Il modello è Agnelli il documentario realizzato da Nick Hooker per la Hbo.

Il pubblico giovane

Ma c’è una parte dedicata al pubblico giovane che va intercettato attraverso «un presidio efficace dei gusti, delle loro abitudini» e il miglioramento delle «modalità di interazione» con particolare riferimento a RaiPlay. Un passaggio riguarda pure le radio che devono «realizzare eventi culturali, musicali e sportivi anche live che attraggano nuovo pubblico».

Concerti Rai che non siano il solo concerto del Primo Maggio. Forte di queste indicazioni la Rai inizierà a sperimentare nuovi programmi e porterà a esaurimento il genere del talk show. È quello a cui rimane aggrappata Bianca Berlinguer, la conduttrice di Cartabianca. Non accetta di essere spostata in seconda serata. Solo una striscia pomeridiana su Rai3 (che occupava durante il mandato dell’ex dg Campo Dall’Orto) potrebbe farle cambiare idea. Tutti coloro che sono chiamati a esordire lo faranno naturalmente in momento di “collasso storico” per la Rai. Travolta dal caso Report e dalle accuse di filoputinismo. Non se ne potrà non tenere conto.

Le prime novità

Si comincia il 28 giugno con il programma di Giorgio Zanchini. È il giornalista che ha fatto di Radio Anch’io la striscia radiofonica più ascoltata e rigorosa di Radio1. Condurrà insieme a Roberta Rei. Gli ospiti in studio non saranno più di due. Ad Agorà, il programma del mattino di Rai3, si avvicenderanno invece due giornaliste cresciute in Rai. La prima è Giorgia Rombolà. In inverno la conduzione passerà a Monica Giandotti.
(Continua su Il Foglio)

 

(Nella foto la sede Rai di viale Mazzini)