Pubblicato il 06/05/2022, 11:35 | Scritto da La Redazione

Pier Silvio Berlusconi fa vedere i muscoli in Germania

Pier Silvio Berlusconi fa vedere i muscoli in Germania
Dopo l’assemblea degli azionisti di ProSiebenSat.1, il Biscione ne esce rafforzato. La chiamata alle armi dell’ad Rainer Beaujean, per una resistenza anti-italiana, non ha avuto una grande risposta.

Prosieben, voto ok ma risicato

ItaliaOggi, pagina 17, di Marco Livi.

Il consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 ha passato il vaglio dell’assemblea degli azionisti che si è riunita ieri. Ma il voto non è stato granché rassicurante: ha votato per la manleva sul suo operato il 52,01% dei votanti, una maggioranza risicata, mentre il quasi il 48% si è espresso contro gli atti del board guidato dal presidente uscente Werner Brandt.

Come annunciato nei giorni scorsi, principale oppositore è stato il maggiore azionista di Prosieben, Mfe-Mediaforeurope, la holding di Mediaset, che ha chiesto inutilmente di votare ogni singolo membro del consiglio di sorveglianza, con l’obiettivo non dichiarato di colpire proprio Brandt perché non soddisfatta della sua gestione del governo societario, che ha avviato un processo di successione non rispettoso degli standard di trasparenza minimi.

Berlusconi più forte

La percentuale di voti a favore degli atti del board è ancora più risicata se si considera che la presenza degli azionisti in assemblea è stata del 50,7% del capitale, con MfE che ha depositato il 24,99%. Si capisce come la maggior parte degli altri soci non abbia risposto alla chiamata del ceo Rainer Beaujean, fiero oppositore del progetto di creazione di un player unico paneuropeo di Mediaset. Beaujean aveva infatti invitato gli azionisti a sostenere il consiglio di sorveglianza del gruppo durante l’assemblea generale annuale, proprio per contrastare una possibile maggiore influenza di MfE.

Beaujean è convinto che Prosieben crei molto valore da sola e che non ci sia alcun vantaggio da un’unione con Mediaset. Il ceo nei giorni scorsi ha ricordato il fallimento di ProSiebenSat.1 quando tentò di creare un gruppo televisivo europeo: «Non è possibile acquistare contenuti insieme a prezzi inferiori o produrli insieme in tutta Europa, non ci sono accordi europei con gli studi statunitensi, i singoli mercati sono troppo diversi. Anche i risparmi sui costi sono difficilmente possibili insieme, non vedo grandi potenzialità di sinergie».

Le mosse di MfE

Mediaset ha ribattuto punto per punto alle posizioni del ceo spiegando che una cosa sono le produzioni locali che resterebbero così come restano in Italia e Spagna, altro è condividere piattaforme e dati a livello europeo. In ogni caso, il Biscione nell’assemblea di ieri avrebbe potuto uscire allo scoperto e depositare l’intera quota posseduta di Prosieben.

Il 25%, infatti, è detenuto direttamente per il 21,6% e per il resto attraverso strumenti finanziari, ma dal momento che il gruppo non è tenuto a dichiarare l’esatta quota posseduta finché non arriva al 29,9%, è pressoché sicuro che la sua percentuale sia nel frattempo salita. La partita è però al momento giocata con gli italiani che si muovono alla ricerca di un’intesa e i tedeschi chiusi in difesa.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nell’immagine il logo di ProsiebenSat.1)