Pubblicato il 22/03/2022, 19:03 | Scritto da La Redazione

Secondo gli spagnoli il vero “capo famiglia” dei Berlusconi è Marina

La figlia prediletta a capo dell’impero di Berlusconi

La Vanguardia, pagina 7, di Anna Buj.

Qualche settimana fa ad Arcore suonavano le campane delle nozze. Il quotidiano Libero, diretto dal buon amico di Silvio Berlusconi, Alessandro Sallusti, ha riferito nella sua edizione cartacea che il tycoon stava per camminare di nuovo all’altare con Marta Fascina, la sua fidanzata da due anni. Poi è diventato chiaro che le nozze sembravano dipendere da una sola cosa: l’approvazione dei cinque figli di Berlusconi, avuti con le sue due ex mogli, un’approvazione che è essenziale per un passo che modificherebbe sostanzialmente la loro eredità.

Alla fine, l’ex primo ministro italiano ha deciso di negare la notizia e ha annunciato che si sarebbe limitato a celebrare un “matrimonio simbolico”. Una celebrazione dell’amore. Chissà se la prole di Berlusconi vede in Fascina la donna giusta per dare pace e serenità al padre, come riporta il Corriere della Sera. Ma quello che è chiaro è che il magnate non poteva sposarsi senza il permesso di una sola persona: Marina Berlusconi, la sua primogenita, la donna a capo del conglomerato Fininvest – la holding che riunisce tutte le aziende della famiglia – e della principale casa editrice italiana Mondadori, e soprattutto il braccio destro del suo potente padre.

Sempre vicina al padre

Ha passato la quarantena con lei nella spettacolare villa del XIX secolo che possiede vicino alla Costa Azzurra francese. Nata nel 1966 a Milano dal suo primo matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio, la 55enne Marina Elvira Berlusconi è tornata sotto i riflettori dopo che il gruppo mediatico MfE (Media for Europe) ha fatto un’offerta per rilevare l’intera Mediaset España – di cui controlla già il 56% – per quasi 780 milioni di euro. Il massimo dirigente della MfE è Pier Silvio Berlusconi, il secondogenito dell’ex-premier e capo del regno Mediaset, ma Marina è vista come la persona che erediterà l’impero di suo padre una volta che lui deciderà di ritirarsi.

Non è la prima volta che la casa madre italiana cerca di consolidare il suo business spagnolo: tre anni fa, un tribunale di Madrid ha fermato un tentativo di fusione delle filiali spagnola e italiana accogliendo un reclamo del gruppo francese Vivendi. Ma dopo che Vivendi e Mediaset hanno raggiunto un accordo nella primavera dell’anno scorso per porre fine alle loro dispute, i Berlusconi hanno avuto di nuovo mano libera. L’annessione spagnola potrebbe essere uno degli ultimi grandi passi di Berlusconi prima di cedere il pieno controllo alla sua primogenita quando deciderà di farsi da parte.

Come gli spagnoli vedono Marina

Descritta come un “martello pneumatico” da suo “zio” Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e grande amico di Berlusconi, Marina è riconosciuta come il capo della famiglia dai suoi fratelli e soprattutto come una donna d’affari dalla volontà di ferro, il cui polso non tremava quando si trattava di prendere decisioni importanti. Il più difficile per il magnate è stato quello di disfarsi della squadra di calcio AC Milan e venderla per 740 milioni a un gruppo cinese per salvaguardare Mediaset dagli attacchi di Vivendi.

Berlusconi, che è stato presidente e azionista di maggioranza del club per tre decenni, aveva giurato che non l’avrebbe mai permesso, ma la realtà – e la tenacia di sua figlia – hanno vinto. «È stata una decisione molto difficile, soprattutto per mio padre», ha detto a ll Sole 24 Ore. Considerata tra le donne più potenti del mondo dalla rivista Forbes, la Berlusconi è descritta dai suoi lavoratori come un capo molto esigente che fa lunghe ore in ufficio, da cui scappa solo per andare in palestra. Vittorio Giovanelli, ex direttore della rete televisiva di Berlusconi, Retequattro, ha scritto nel suo libro Le tribù della televisione che il magnate la mise a lavorare quando era solo una bambina. Ha iniziato a partecipare alle riunioni di lavoro già nel 1985, dove «ascoltava e prendeva appunti per ore».

Una vita in Fininvest

Il suo curriculum è tutto in Fininvest: è entrata nell’azienda quando era molto giovane e nel 1996, a 30 anni, è stata nominata vicepresidente, posizione che ha mantenuto fino alla sua attuale carica di presidente nel 2005. È nel consiglio di amministrazione di Mediaset e fino al 2012 era nel consiglio di Mediobanca. Nel 2003, dopo la morte di Leonardo Mondadori, lo sostituisce alla guida del gruppo. Un’altra delle decisioni che Berlusconi ha preso su insistenza della sua figlia preferita è stata quella di prendere le distanze dal suo circolo interno – il cosiddetto “cerchio magico” – la corte di amicizie che ha portato a scandali e gravi problemi di salute.

Una di queste persone era la sua ex fidanzata Francesca Pascale, che Marina apparentemente non ha mai sopportato. Lo ha anche costretto a porre fine alle sue eccentricità, vendendo alcune residenze stravaganti e un jet. L’ultima grande mossa di Berlusconi è stata quella di rinunciare a Palazzo Grazioli, l’edificio del XVI secolo che è stato per 25 anni la sua dimora romana e la scena dei gabinetti dei ministri e dei summit internazionali. Anche se si dice che tra tutti i fratelli sia quella che assomiglia di più a suo padre, Marina ha sempre preferito una vita più discreta.
(Continua su La Vanguardia)

 

(Nella foto Marina Berlusconi)