Pubblicato il 04/03/2022, 16:04 | Scritto da La Redazione

Luca Bernabei: Entrare in un grande pubblico era necessario per il salto di qualità

Luca Bernabei: «Ora sulla scena internazionale»

Il Sole 24 Ore, pagina 31, di Andrea Biondi.

«Lo vivo come il riconoscimento di 30 anni di lavoro. Da ultimo portato avanti da me e da mia sorella Matilde». Luca Bernabei resterà nel ruolo di ad di Lux Vide anche dopo la cessione del controllo a Fremantle. Realtà italiane che entrano a far parte di gruppi internazionali. È già successo. Wildside è stata venduta a Fremantle; Cattleya agli inglesi di Itv Studios e Palomar ha ceduto la maggioranza alla francese Mediawan.

Non è un’Italia dell’audiovisivo che alza bandiera bianca?
Tutt’altro. Vuol dire che siamo stati bravi. Si pensa troppo poco a cosa sia lavorare nell’audiovisivo. Occorre sapere dl creatività, di economia, di diritto, saper scovare i talenti, trasformare una sceneggiatura di 50 pagine 50 minuti di film corrispondente al tuo budget. Eccellere in questo vuol dire tanto.
Qual è dunque la ragione?
Siamo entrati in un mondo sempre più complesso. Più veloce, più espanso. Per me l’unica soluzione sta nell’interscambio di idee, di talenti, di conoscenze. Entrando in Fremantle troverò altri produttori come me, fra i migliori al mondo con cui confrontarmi. Porto poi un esempio pratico: avevo necessità di un talento in Israele. Andrea Scrosati (ceo europeo Fremantle, ndr.) in pochi minuti mi ha messo in contatto con un produttore.

Cosa direbbe oggi suo padre?
Me lo sono chiesto. E credo che approverebbe. Oggi la scelta per una società come la nostra, con i nostri prodotti di successo, era fra crescere o vivacchiare. Mio padre ha fondato la Lux con un progetto internazionale in testa. Era un visionario.
Si è subito detto che la Lux voleva un compratore perché non stava più in piedi.
Ma figuriamoci. Il nostro bilancio è in utile, con 80 milioni di valore della produzione e 16 di Ebitda. La realtà, come ho detto, è che per prodotti di valore lo sbocco deve essere internazionale come la dimensione della società. Fremantle cercava i contenuti di Lux, considerandoli di valore e anche complementari alle sue produzioni in Italia essendo noi molto focalizzati sul free.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nella foto Luca Bernabei)