Pier Silvio Berlusconi prepara la campagna di primavera in Germania
MfE-ProsiebenSat prove d’intesa
MF – Milano Finanza, pagina 14, di Nicola Carosielli.
Il momento clou è fissato per inizio maggio, quando l’assemblea degli azionisti dell’emittente televisiva tedesca ProsiebenSat sarà chiamata, nei vari punti all’ordine del giorno, a votare il rinnovo del proprio consiglio di sorveglianza. La differenza, però, la farà il modo in cui si arriverà all’appuntamento, con i tedeschi, da una parte, consapevoli di non dover innescare alcuna disputa tra azionisti, pena la sconfitta. Dall’altra, MfE – MediaForEurope, pur continuando a ribadire l’interesse ad agire in qualità di investitore strategico di lungo corso nel gruppo dei media, sta proseguendo a lanciare segnali chiari, aumentando pian piano la propria quota.
L’ultima mossa in questa direzione è arrivata ieri, con il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi che ha infatti incrementato la partecipazione in ProsiebenSat in azioni con diritti di voto, pur mantenendo fermo il pacchetto aggregato che è pari al 23,9%. Secondo quanto notificato a Bafin, MfE possiede ora il 21,61% del capitale in azioni con diritto di voto (pari 50,34 milioni di titoli), dal 21,06% precedente, di cui l’11,46% in capo a Mediaset Espana e per il 10,15% a MediaforEurope Nv, mentre la restante quota nel gruppo tedesco è in derivati con sottostante il 2,29% dei diritti (5,3 milioni di azioni) e con scadenze nel 2024.
La strategia
È forse nella consapevolezza del ruolo che è in grado di giocare il Biscione (che ha l’autorizzazione dalle autorità tedesche a salire fino al 29,9% dei diritti di voto) che l’emittente tedesca ProSiebenSat.1 sarebbe intenzionata, secondo Reuters, a tenere dei colloqui nelle prossime settimane con MfE per cercare di risolvere la disputa relativa agli avvicendamenti ai vertici. Va infatti ricordato come MfE abbia cercato ripetutamente di coinvolgere ProsiebenSat.1 nel progetto di creazione di un polo televisivo pan-europeo, nell’ambito di un processo di consolidamento per rispondere alla crescita dei colossi dello streaming e della pubblicità online. Progetto che ha sempre incontrato lo scetticismo del ceo Rainer Beaujean.
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(Nella foto Piersilvio Berlusconi)