Pubblicato il 10/02/2022, 11:33 | Scritto da La Redazione

Bonolis rosica per il successo di Amadeus

A Bonolis non va giù il successo di Amadeus a Sanremo

Il Tempo, pagina 26, di Carmen Guadalaxara.

La Rai, il pubblico, gli addetti ai lavori hanno incoronato Amadeus. Il suo Sanremo è stato un successo senza precedenti, con punte del 60 per cento di share. Un pubblico di tutte le età coinvolto dalle canzoni, dagli ospiti ma soprattutto da quell’aria di familiarità che Amadeus è riuscito a dare. La famiglia in sala, ma i toni hanno fatto sentire a casa senza intaccare la solennità della kermesse. Così adesso, soprattutto in Viale Mazzini, sperano che la festa possa continuare anche il prossimo anno. Ma a qualcuno non è andata proprio bene questa atmosfera di trionfalismo e ha cercato in qualche modo di ridimensionare la festa.

È il caso di Bonolis, anche lui conduttore per due volte di Sanremo, nel 2005 e nel 2009, che non accetta paragoni. «Oggi è più facile vincere», si affretta a dichiarare nel corso della trasmissione Facciamo finta che intervistato da Costanzo». I complimenti di Bonolis ad Amadeus sembrano quasi di circostanza, perché subito dopo si affretta a dichiarare: «Oggi è più facile perché non c’è controprogrammazione». Cioè la rivale Mediaset non mette in campo le energie migliori per strappare spettatori alla rivale Rai. Invece nel passato era diverso, per vincere bisognava dare tutto. Ci voleva il massimo impegno. Quindi tutto più semplice, è facile trionfare se l’avversario non scende in campo. Questo perché dal 2010 i canali Mediaset evitano di mandare in onda la migliore programmazione in coincidenza con Sanremo.

Un Festival senza ospiti internazionali

A Roma direbbero, che a Bonolis, «glie rode» un po’ anche se cerca di mascherarlo avvertendo che bisogna essere bravi comunque. Nella sua operazione di ridimensionare il trionfo del rivale, Bonolis cade in qualche contraddizione. Come quando dice: «Oggi la Rai dedica meno risorse finanziarie rispetto al passato quando aveva l’esigenza di mettere in campo il meglio per fare del Festival o quando l’azienda Rai non sente la necessità di investire cifre importanti per invitare ospiti sensazionali, tanto gli ascolti sono altissimi lo stesso». O quando sciorina complimenti su Checco Zalone e Fiorello: «Ma sono sempre il nostro prodotto».

Per Bonolis portare Mike Tyson, Hugh Grant, Will Smith ha conferito a Sanremo la reale patina di evento. E così Bonolis ridimensiona anche due artisti come Zalone e Fiorello. Dimentica, però, le polemiche che suscitò la scelta di portare Mike Tyson al Festival. L’ex pugile intascò una bella cifra, ma era pur sempre una persona discussa, accusata di violenze sessuali. I vertici Rai furono indecisi fino all’ultimo se farlo salire sul palco. Alla fine decisero per il sì, ma è difficile condividere quel giudizio di Bonolis che definì, al termine dell’intervista, l’ex campione come «una bella persona».
(Continua su Il Tempo)

 

(Nella foto Paolo Bonolis)