Pubblicato il 02/02/2022, 11:33 | Scritto da Andrea Amato

Sanremo-Gialappa’s Band: i più festivalieri alla fine sono stati Mahmood e Blanco

Sanremo-Gialappa’s Band: i più festivalieri alla fine sono stati Mahmood e Blanco
Il gruppo d’ascolto della Gialappa’s Band, in diretta live per oltre quattro ore sul loro canale Twitch, ha guardato la prima serata del Festival di Sanremo con una parterre di ospiti incredibile. Se ve lo siete perso è un peccato, perché purtroppo non tutto è ripetibile. Ecco un riassunto.

La Gialappa’s Band commenta il Festival di Sanremo tutte le sere su Twitch

Che Festival di Sanremo sarebbe senza il commento dissacrante della Gialappa’s Band? Dopo anni passati in radio a fare il controcanto alla kermesse sanremese, la Gialappa’s Band sfrutta al massimo le nuove opportunità tecnologiche e organizza un gruppo d’ascolto live (e video) in diretta per oltre quattro ore sul loro canale Twitch. Ospitati nello studio di registrazione del maestro Vittorio Cosma, che dal pulpito dei direttori d’orchestra del teatro Ariston “qualche” Sanremo l’ha vissuto in prima persona, i Gialappi danno vita, come da promessa, a una serata in cui gli ospiti arrivano e vanno o si collegano, a qualsiasi ora, per commentare il Festival in perfetto stile Quelli della notte.

Dopo la sigla realizzata da Andrea Di Marco, le telecamere si accendono nello studio dove ci sono il padrone di casa Vittorio Cosma al pianoforte, Eugenio Finardi (altro habitué del Festival), la creator Micol Azzurro a moderare la chat di Twitch, il pupazzo moralizzatore Dissocillo e due Gialappi, Giorgio Gherarducci e Marco Santin: «Lo diciamo subito, il Signor Carlo non c’è perché non ha più voglia di fare l’alba guardando il Festival, sparando minchiate. Come dargli torto, del resto». Nell’arco della serata sono poi arrivati anche Max Giusti e Faso, mentre si sono collegati in video Elio e Anna Pettinelli. Una puntata esilarante e se ve la siete persa è un vero peccato, perché purtroppo non tutto è ripetibile ed è impossibile mettere tutto nero su bianco. Ecco, comunque, un brevissimo riassunto, con alcune citazioni raccolte in ordine sparso e senza mettere l’autore, altrimenti è troppo facile.

Si parte con Twitch dire Sanremo

«Non male la canzone di Achille Lauro, d’altra parte mi piaceva anche Rolls Royce e questa Domenica è praticamente identica».
«Perché Yuman si è vestito da Lurch della Famiglia Addams?».
«A me Noemi piace sempre».
«Sono ipnotizzato dai denti di Ornella Muti».
«Io invece rimango sempre ipnotizzato dalle mani di Gianni Morandi: sono enormi e lui non sa mai dove metterle, come gestirle. Provate a concentrarvi solo sulle mani durante la canzone, è un’esperienza lisergica».
«Jovanotti dopo due anni non sapeva più come declinare l’invito di Amadeus a Sanremo: un anno è andato in bicicletta in Sudamerica, l’anno scorso si è appellato a Covid, mentre quest’anno piuttosto di andare al Festival come ospite ha scritto una canzone per Morandi».

«La partenza di Fiorello mi ha fatto ridere, fino al funerale di Amadeus, poi si è appellato al repertorio e al mestiere per portare a casa i 20 minuti di intervento. D’altra parte, poveraccio, dopo tre anni non è neanche facile sorprendere con lo stesso palco e la stessa spalla».
«Bella però l’idea delle canzoni italiane “tristi” rifatte a ritmo di samba».
«Quando arriva la pizza?».

Super ospiti

«La rappresentante di lista è irriconoscibile e anche la canzone è più deludente rispetto all’anno scorso. Probabilmente l’arrangiamento con l’orchestra un po’ la penalizza».
«Perché Michele Bravi ha deciso di travestirsi da Scialpi?».
«Scusate, torno subito, devo andare a travasare l’olio».
«Dite la verità: quanti si vorrebbero comprare il cappellino da autista di Amadeus, mentre va a prendere i Maneskin? È il gadget dell’anno, mancano solo i Ferrero Rocher».
«In chat chiedono se sappiamo la marca della tinta di Massimo Ranieri».
«Mahmood e Blanco, gli idoli dei più giovani, alla fine hanno fatto la canzone più sanremese di tutti. Per strizzare l’occhio ai vecchi come noi».

«Qualcuno sa se Matteo Berrettini è vestito da Armani? Qualcuno ha il numero di Giorgio Armani per svegliarlo e chiederglielo?».
«Una volta sono andato a un matrimonio ed ero al tavolo con Paolo Bonolis e Fiorello. Voi lo sapete, sono uno che parla tanto. Beh, quella volta sono riuscito a dire solo “buongiorno” quando mi sono seduto e “buonasera” quando me ne sono andato. Impossibile entrare nel botta e risposta di quei due».
«Bellissima donna Ornella Muti. Certo, mia zia a 66 anni aveva qualche ruga in più in volto, ma almeno la riconoscevi».
«Lo so, sono un boomer, ma chi è Ana Mena?».
«Strana scelta quella di Rkomi nel vestirsi da Edward mani di forbici».

Il meno votato dal gruppo d’ascolto

«Bello vedere i Maneskin che, dopo le esperienze fatte in tutto il mondo, si commuovono ancora a Sanremo».
«Scelta strana anche quella di Dargen D’Amico di presentarsi al Festival di Sanremo non con una canzone, ma con un coro da stadio».
«Colapesce e Di Martino, invece, sono un incrocio tra due modelli di Jean-Paul Gaultier e i Village People».
«Hanno detto “Situation” sul palco della nave, come gli avevamo chiesto? Altrimenti giovedì quando vengono da noi li mettiamo in castigo sui ceci per tutta la sera».
«Claudio Gioè me lo ricordavo più alto. Possibile che si sia rimpicciolito? Sembra più basso di Giusy Ferreri».
«I cantanti in gara sono finiti, ma da scaletta della Rai manca ancora un’ora. Come pensano ci tenerci svegli?».
«A tal proposito, mi devo scusare un’altra volta, ma devo tornare a travasare l’olio. D’altra parte è un’operazione complicata e va fatta con una certa cura».

Come arrivare svegli all’1

«Ma Raoul Bova non potevano chiamarlo Don Matteo come Terence Hill? Chiamandolo Don Massimo protagonista di Don Matteo creano confusione nel pubblico anziano di Rai1. Me compreso».
«A me Nino Frassica fa sempre ridere, qualsiasi cosa dica».
«Sapete che una volta ho recitato in Don Matteo, ero la figlia di Simone Montedoro?».
«Chi è Simone Montedoro? L’ho cercato su Wikipedia e ho trovato solo un punto interrogativo».
«Montedoro è un nome bellissimo, adatto per qualsiasi brand. “Ti posso offrire un Montedoro con ghiaccio?”. Oppure: “Guarda come scrive bene la mia Montedoro stilografica”. “Una bella tazza di Montedoro la mattina è l’unica cosa che mi sveglia”».
«Cari amici di Twitch, facciamo sentire la nostra vicinanza a Simone Montedoro. Andate sul suo profilo Instagram, SimoneMontedoroReal, cercate l’ultima foto postata e commentate con la parola “Situation”».

«Se li conoscessi, e se avessi ancora forza, sui Meduza ballerei».
«L’omaggio a Franco Battiato all’1 di notte è una cattiveria nei confronti di Battiato stesso».
«Questo sindaco di San Remo sembra meno invadente dei suoi predecessori. Narra leggenda che una volta un sindaco sia entrato all’Ariston in sella a un elefante, per dirvi quanto potevano essere presuntuosi e arroganti gli altri».
«Per la Sala Stampa Dargen D’Amico ha cantato la terza canzone più bella della serata. È la dimostrazione che i giornalisti musicali italiani non capiscono un cazzo».
«Avete scritto 339 “Situation” sotto la foto di Simone Montedoro: bravi tutti».
«Domani, mercoledì 2 febbraio, per la seconda serata di Twitch dire Sanremo avremo ospiti gli Eugenio in via di Gioia, Auroro Borealo, Luca De Gennaro, probabilmente torneranno Eugenio Finardi, Max Giusti, Faso e come sempre tanti collegamenti. Buona notte a tutti e se non riuscite a prendere sonno, bevete una camomilla Montedoro».

 

(Nella foto, da sinistra, Marco Santin, Eugenio Finardi, Micol Azzurro, Max Giusti e in collegamento Elio. Non inquadrati, il maestro Vittorio Cosma e Giorgio Gherarducci)